• CRONACHE

Donna uccisa nel Modenese: un sospetto ascoltato dal pm

MODENA. Il corpo di una donna, sulla quarantina, è stato trovato nella mattina di domenica in un canale in stradello Toni ad Albareto. Ci sono tracce di violenza sul corpo della donna e l’ipotesi dell’omicidio pare certa. Il cadavere giaceva nudo nella parte inferiore e indossava un maglione in quella superiore. Sul posto, oltre alla squadra mobile da polizia, anche i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso della donna. Resta ora da chiarire da quanto tempo il cadavere fosse nel canale, non è escluso che si trovasse lì da almeno 24 ore . L’omicidio potrebbe essere maturato nell’ambito della prostituzione.

Il corpo è stato trovato da un passante in giro con il cane che ha subito dato l’allarme. Gli uomini della Mobile e i colleghi della Scientifica hanno avuto da subito pochissimi dubbi in merito ai possibili risvolti legati al macabro rinvenimento fatto dal passante: quella donna è stata uccisa e a dimostrarlo ci sono i segni più che evidenti di una violenza subita. Forse colpita con un oggetto contundente, forse con qualcos’altro. Le indagini hanno condotto da subito verso l’universo della prostituzione, lì è stato cercato il movente e, soprattutto, il possibile autore. Secondo quanto è trapelato nella tarda serata, un uomo si troverebbe proprio in queste ore in Procura, davanti al pm, Maria Angela Sighicelli che coordina le indagini. Non è al momento chiaro se siano stati presi dei provvedimenti nei suoi confronti nelle prossime ore potrebbe anche scattare il fermo.

E’ probabile che l’omicida abbia scelto quella zona di campagna proprio perché non troppo in vista. I suoi piani, finalizzati a nascondere il cadavere il più a lungo possibile, sarebbero però saltati dopo poco, al passaggio dell’uomo uscito a fare due passi con il suo cane.

Con questo omicidio  si tratta della terza donna straniera uccisa nel Modenese in due mesi esatti: il 6 febbraio Ghizlan El Hadraoui, accoltellata e bruciata nella sua auto (per il delitto è stato fermato il marito, attualmente in carcere); il 22 marzo, invece, a Finale Emilia, la cinquantenne Khaddouj Hannioui viene sgozzata in casa dal nipote trentunenne Mohammed El Fathi, finito immediatamente con le manette ai polsi su intervento dei carabinieri.

Tags

Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

Articoli correlati