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E’ morto Vincent Lambert dopo otto giorni senza cure, cibo e acqua

PARIGI. E’ morto Vincent Lambert, l’uomo tetraplegico da oltre 10 anni, simbolo in Francia della lotta per il fine vita. Ne ha dato notizia la sua famiglia questa mattina. Dopo l’ultima decisione del tribunale, i medici gli avevano sospeso cure e alimentazione da mercoledì della scorsa settimana. I familiari di Vincent hanno rivolto un ringraziamento a coloro che gli sono stati vicini, «per la vostra amicizia, il vostro amore, il vostro sostegno, le vostre preghiere durante tutti questi anni. Non rimane altro da fare che pregare e accompagnare il nostro caro Vincent, nella dignità e nel raccoglimento. Voi tutti siete con noi con il pensiero e la preghiera per Vincent».

vincent lambert

Dignità grande e coraggio inesauribile, attraverso questa dolorosissima vicenda umana, che ha visto incontrarsi e scontrarsi – come in ogni dramma umano – il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, l’accoglienza e il rifiuto, la verità e la menzogna, la trasparenza e la mistificazione, la ragionevolezza e l’ideologia, l’innocenza ferita e la prepotenza violenta, la forza della fede e della speranza e la debolezza del formalismo procedurale e delle precarie certezze umane.

Viviane e Pierre, genitori di Vincent Lambert

Ha fatto soffrire, partecipando al dolore dei coniugi Lambert, tanto accanimento contro la vita del loro figlio, persino da parte di chi lo ha amato e lo ha sposato quando era un giovane forte e sano, un infermiere stimato e appassionato al suo lavoro e ai pazienti che curava con attenzione e dedizione grande. Anche coloro che, per professione e vocazione civile, avrebbero dovuto prendersi cura di lui fino all’ultimo istante della sua vita ‒ i medici che lo hanno avuto come loro paziente al policlinico universitario di Reims ‒ hanno perseguito, con ostinazione irragionevole, il progetto di porre fine intenzionalmente alla sua vita.

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