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Gli Stati Uniti incriminano Assange: 17 i capi d’accusa

NEW YORK. Nuove accuse negli Stati Uniti per Julian Assange, il fondatore di Wikileaks. Nei suoi confronti sono stati presentati 17 capi d’accusa sulla base dell’Espionage Act per avere cospirato per ottenere e pubblicato informazioni classificate. “Le sue azioni hanno messo seriamente a rischio la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e portato benefici ai nostri avversari”, afferma il Dipartimento di Giustizia.

Se verrà ritenuto colpevole rischia fino a 10 anni per ogni capo d’accusa mosso nei suoi confronti. “Assange, Wikileaks e Manning hanno condiviso l’obiettivo comune di sovvertire le restrizioni di legge sulle informazioni riservate” si legge nei documenti d’accusa nei confronti del 48enne giornalista, programmatore e attivista australiano. La decisione di Assange di pubblicare i nomi di cittadini afgani e iracheni, giornalisti e leader religiosi che fornivano informazioni alle forze americane ha esposto queste persone “a gravi e imminenti rischi” aggiunge il Dipartimento di Giustizia.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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