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In centinaia danno l’ultimo saluto allo chef Zamperoni

CASALPUSTERLENGO. In centinaia hanno partecipato al funerale di Andrea Zamperoni, lo chef del Cipriani Dolci di Manhattan, scomparso e trovato cadavere in un ostello di Brooklyn e per la cui morte è stata arrestata a New York una prostituta.

La salma del cuoco trentatreenne aveva fatto rientro a casa dei genitori sabato pomeriggio, tre settimane dopo il ritrovamento del cadavere, con un volo New York-Malpensa. Ed è dall’abitazione dei genitori in vicolo Damiano Chiesa che è partito il corteo funebre per la chiesa parrocchiale. La chiesa di Zorlesco di Casalpusterlengo, in provincia di Lodi, dove Andrea era cresciuto e dove vive la sua famiglia, non è bastata per contenerli tutti. Così in tanti hanno riempito la piazza e la via antistante. A celebrare i funerali è stato il parroco don Nunzio Rosi, insieme a don Manuel Forchetto, amico d’infanzia di Andrea, e don Mario Bonfanti, coadiutore a Sant’Angelo Lodigiano ed ex compagno di studi del giovane chef.

Il parroco ha voluto dedicare a Andrea le parole di “Canzone per un’amica” di Francesco Guccini: “Voglio, però, ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi. Fa male vedere come i sogni vengano infranti dal male, dalla malvagità di persone senza scrupoli. Il suo sorriso ci spinge ad aver fiducia sempre nella vita”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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