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Johnson&Johnson ritira lotto di talco neonati con amianto

WASHINGTON. La Johnson&Johnson ha avviato il primo ritiro dal mercato di un lotto del suo talco per neonati e bambini per la presenza di tracce di asbesto (amianto). Le impurità della sostanza cancerogena sono state accertate nel corso di alcuni test condotti dalla Food and drug administration (Fda): si tratta della prima volta che viene ritirato un talco dell’azienda che ha sempre negato la contaminazione con impurità tossiche nei suoi prodotti. Il lotto ritirato comprende 33 mila confezioni acquistate online da un rivenditore non identificato.

Il richiamo delle decine di migliaia di confezioni di talco per neonati da parte di Johnson&Johnson arriva, mentre l’azienda sta affrontando oltre 13 mila cause legali in cui è accusata di aver provocato il cancro con i suoi prodotti a base di talco. L’azienda Usa ha fatto sapere di aver avviato una “rigorosa indagine interna e di aver deciso il ritiro del lotto in via cautelare”. L’azienda ha inoltre comunicato la sua collaborazione con l’Agenzia governativa “per determinare l’integrità dei campioni esaminati e la validità dei risultati dei test”.

A inizio ottobre, l’azienda era stata condannata da una giuria di Philadelphia a pagare 8 miliardi di dollari di danni a un uomo che aveva usato il farmaco antipsicotico Risperdal da bambino e che gli ha causato una ginecomastia, ovvero un ingrossamento delle mammelle.

Il crisotilo, trovato in piccole tracce in un lotto di polvere di talco della J&J, ora ritirato dal mercato, è uno specifico tipo di amianto. Il dibattito sulla cancerogenità della sostanza è in corso da molti anni. Molto studi hanno associato l’esposizione a polveri di amianto crisotilo ad un aumento dei rischi di vari tipi di tumore: della pleura, delle ovaie, e di mesoteliama. Una volta inalate, le fibre di questo amianto, penetrano i polmoni e creano uno stato di infiammazione di lunga durata soprattutto nella pleura.

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