Sono numerosi anche il 13 gennaio i Santi e i Beati celebrati dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa. Oggi vogliamo concentrare la nostra attenzione su Sant’Ilario di Poitiers, vescovo e dottore della Chiesa.
Ilario nasce in una famiglia gallo-romana probabilmente nel 315 a Poitiers, in Aquitania (Francia) ed è subito attratto dalla filosofia. E’ sposato e padre di una bambina di nome Abra, quando i religiosi della sua comunità lo acclamano Vescovo di Pictavium nel 353. In quegli anni, prende sotto la propria protezione Martino, futuro Vescovo di Tours.
Ancora poco addentro ai problemi della fede, scopre solo nel 354 il simbolo di Nicea. E’ presente al sinodo di Béziers nel 356, a seguito del quale viene mandato in esilio in Frigia dall’imperatore Costanzo II. Nei cinque anni seguenti ha modo di approfondire il pensiero dei padri orientali, e scrive la sua opera più famosa Sulla Trinità (De Trinitate).
Partecipa al concilio di Seleucia in Isauria nel 359, dove ottiene l’unità tra i sostenitori del simbolo di Nicea e chi sostiene che il Cristo è simile nella sostanza al Padre. Muore a Poitiers nel 367. La Chiesa cattolica e quella anglicana lo ricordano il 13 gennaio, suo dies natalis, ma viene iscritto nel Martirologio romano alla data del 14 gennaio, data ancora onorata nella Forma straordinaria. Verrà dichiarato Dottore della Chiesa dal papa Pio IX nel 1851.
