• CRONACHE

“Devi bruciare nei forni”, dodicenne insultato e preso a calci perché ebreo

A Campiglia Marittima, nel Livornese, un bambino di 12 anni è stato insultato, preso a calci e colpito da sputi perché ebreo. Autrici di questa aggressione due ragazzine di 15 anni. Secondo quanto raccontato sulla pagina Facebook del Comune livornese il grave episodio di antisemitismo è accaduto domenica pomeriggio al parco Altobelli, nella frazione di Venturina Terme.

Il padre del giovane, che frequenta la seconda media della scuola “Carducci” di Venturina Terme, ha prima informato la sindaca di quanto accaduto e poi ha presentato denuncia ai carabinieri per lesioni e ingiurie. Il fatto assume una valenza ancora più grave se si pensa che tra soli due giorni, il 27 gennaio, verrà celebrata in tutto il mondo “La Giornata Internazionale della Memoria“, data nella quale come ogni anno verranno commemorate le vittime dell’Olocausto.

La ricostruzione dell’episodio

Il 12enne, che si trovava al parco in compagnia di altri coetanei, senza motivo sarebbe stato prima invitato a tacere dalle due ragazze e poi apostrofato con frasi antisemite come “ebreo di m…. devi bruciare nei forni”. Dopo la discussione, le due avrebbero colpito con calci e pugni il ragazzino che, tornato a casa, ha raccontato tutto al padre. 

ebreo
Parco Altobelli, Venturina Terme

Duro il commento della sindaca Ticciati: “Fatto di una gravità inaudita che non può essere banalizzato”

Una situazione incredibile, da pelle d’oca, sembra di essere ripiombati nei tempi più bui della storia del nostro Paese – ha dichiarato la sindaca di Campiglia Marittima Alberta TicciatiL’amministrazione comunale non intende sottacere o banalizzare quanto accaduto che è di una gravità inaudita.”

Il primo cittadino già ieri aveva invitato la famiglia a presentare denuncia e si è detta pronta ad un confronto sia con le forze dell’ordine che non la scuola affinché la vicenda non venga archiviata e banalizzata: “Il fatto che nel 2022 succeda una cosa tale in una realtà come la nostra è di una gravità massima che va indagata, approfondita, compresa, e fortemente stigmatizzata“, ha aggiunto la sindaca Ticciati.

L’amministrazione comunale – si legge a conclusione del post – esprime la più profonda solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia. Tutta la nostra comunità è con loro. Contro la violenza, contro la discriminazione, contro l’orrore che questi atti suscitano. Stop all’antisemitismo“.


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