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La nascita del bikini, il divieto, e l’evoluzione negli anni

La prima estate con il “due pezzi” sembra essere stata quella del 1935, anno a cui è attribuita la sua comparsa, anche se il bikini ha, in realtà, una storia molto più antica. Costumi di questo genere, detti subligaculum e strophium (la fascia per il seno), erano indossati già nel 1400 a.C., come si è potuto constatare grazie ai ritrovamenti di urne, affreschi, e mosaici di epoca greca e romana. Nel 1946 era stato inventato dal sarto francese Louis Réard a Parigi, e introdotto ufficialmente il 5 luglio. Da dove derivava il nome? Pare da un atollo nelle Isole Marshall in Oceania, in cui in quegli anni gli Stati Uniti facevano esperimenti nucleari: il sarto parigino s’ispirò a quel nome, convinto che il nuovo capo d’abbigliamento avrebbe dato risultati esplosivi.

bikini di epoca greca e romana
Bikini di epoca greca e romana

Prima della creazione di Reard, però, Jacques Heim aveva introdotto “atome”, che, con quelle dimensioni così ridotte, era stato pubblicizzato come il costume da bagno più piccolo al mondo, il che era vero in parte. Infatti Reard lo diminuì ancora, senza trovare, però, una modella su cui provarlo, fino a quando lo propose a Micheline Bernardini, spogliarellista del Casino de Paris. È stata una danzatrice, dunque, la prima donna di quel tempo a indossare un bikini.

Una giovane Brigitte Bardot in bikini
Una giovane Brigitte Bardot in bikini

In America il bikini non è stato subito visto di buon occhio, tanto che nel 1951 fu proibito al concorso per Miss Mondo, e vietato negli Anni Cinquanta non solo in Italia, ma anche in alcuni paesi europei. Nel 1953 le foto dell’attrice Brigitte Bardot in bikini su una spiaggia di Cannes lo resero popolare in Costa Azzurra. Quello fu l’inizio di un momento in cui il cinema, la musica, e i rotocalchi diedero il via all’acquisto del bikini, che cominciò a circolare liberamente verso la metà degli Anni Sessanta in Occidente.

Burkini
Burkini

Da bikini a monokini, o trikini, l’evoluzione si è compiuta abbastanza velocemente. Il monokini è solo il pezzo inferiore dell’indumento femminile, mentre, nel 1967, ha fatto la sua comparsa il trikini, nato come un bikini abbinato a uno short, top, o pareo, oggi semplicemente un tipo di costume a due pezzi uniti sul lato anteriore da una striscia di stoffa, o altro. Infine, il 1993 è stato l’anno dei primi burkini, costumi da bagno femminili per le donne musulmane, che coprono tutto il corpo tranne faccia, mani, e piedi. Si tratta di una tunica completata da una cuffia-hijab, e pantaloni da indossare sotto.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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