NAPOLI. Sconcertante ignoranza, violenta prepotenza ed intollerabile spregio di regole di convivenza civile. Ancora una barbara aggressione ad un sanitario, una dottoressa chirurgo, nell’esercizio delle sue funzioni. Minacce di morte, pugni e calci fino a fratturare il naso a una dottoressa che stava prestando assistenza al San Giovanni Bosco. L’ennesimo caso di violenza tra le mura ospedaliere è avvenuto la notte scorsa, mentre una 52enne di professione chirurgo si stava prestando a visitare un ammalato in pronto soccorso.
A insultare e picchiare la sanitaria sono state due familiari del paziente che pretendevano di assistere tutti alla visita medico-chirurgica a dispetto dell’invito di attendere qualche minuto fuori la stanza. Il chirurgo infatti è stato picchiato la scorsa notte a Napoli mentre stava svolgendo la consulenza in pronto soccorso all’ospedale San Giovanni Bosco. La vittima, una donna, a causa della violenza subita avrà una convalescenza di almeno 30 giorni per un trauma facciale. Ad aggredirla sarebbero state alcune donne che si erano introdotte nel pronto soccorso aggirando i divieti. “Quando ho chiesto gentilmente ai parenti di attendere fuori la stanza per permettere a noi sanitari di svolgere la visita sono cominciati gli insulti – spiega Adelina Laprovitera da 22 anni chirurgo specializzato – quindi ho chiamato la guardia giurata chiedendo di sgomberare la sala, ma mi è stato detto che c’era una disposizione che consentiva ai parenti di restare vicino agli ammalati”. “Non mi risulta questa disposizione ma, a quel punto, mi hanno insultata con a parolacce e minacce di mortee percosse”. La chirurga è stata prima strattonata, poi presa a calci e pugni tanto da riportare la frattura del setto nasale. “Ho chiamato i carabinieri che sono intervenuti subito e hanno identificato quelle persone ma non ho lasciato l’ospedale perché stavo seguendo altri pazienti – continua Adelina – ho denunciato l’episodio ma non per paura, il mio sdegno è la mancanza di sicurezza e la rassegnazione dei colleghi”. “L’aggressione di questa notte è un gesto vile e indegno. Ho sentito la dottoressa e le ho personalmente garantito che l’azienda è e sarà al suo fianco anche in tribunale. Niente può giustificare quanto accaduto, un fatto che al di là del trauma fisico ed emotivo cagionato, mette a rischio l’assistenza”, ha commentato il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro Ciro Verdoliva. “Chi ha aggredito la dottoressa – ha aggiunto Verdoliva – ha aggredito ciascun medico, ciascuna infermiera e operatore dell’Asl Napoli 1 Centro, ma soprattutto ha tolto ad altri pazienti il diritto di essere assistiti”.