Questa mattina una violenta esplosione ha causato un’incendio all’interno degli stabilimenti della 3V Sigma Spa, produttore mondiale di prodotti speciali chimici situata a Marghera. Al momento risulta che due operai sono rimasti feriti gravemente: il primo è stato trasferito al centro Grandi Ustionati di Padova, mentre il secondo a Verona.
Secondo le prime ipotesi sembra che l’incidente sia stato causato dallo scoppio di un serbatoio. A seguito dell’incendio si è sviluppata una enorme nuvola nera tossica, di conseguenza è scattato il piano di emergenza esterno per la possibile dispersione nell’ambiente di sostanze chimiche. Per questo motivo centrale operativa della Polizia locale ha chiesto a tutti i cittadini di Marghera di restare in casa o in luogo chiuso e di tenere chiuse porte e finestre.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Venezia, Vicenza, Padova e Treviso. Nonostante si tratti di un’area circoscritta, l’incendio ha interessato un’area di circa 10mila metri quadrati, secondo l’assessore alla protezione civile della regione Veneto Gianpaolo Bottacin “è difficile pensare ad uno spegnimento rapido in tempi brevi, quindi non e’ possibile escludere nuove esplosioni“.
Secondo molti si tratta di un disastro annunciato visto che operai e sindacati avevano più volte denunciato carenze alla sicurezza e condizioni di lavoro pessime. Inoltre la penuria di personale costringeva gli operai a orari di lavoro insostenibili e turni di riposo spesso inesistenti. Senza parlare delle mancanza di un adeguato programma di addestramento del personale, con corsi anti incendio.
Su quest’ultimo punto Francesco Coco, segretario Femca Cisl di Venezia, ha ricordato che quasi un anno fa erano stati rilevati alcuni malfunzionamenti all’impianto antincendio, situazione che sommata alle altre, nello scorso luglio, aveva costretto gli operai ad incrociare le braccia per 24 ore.
L’incendio è stato domato qualche ora fa. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha ringraziato per l’impegno profuso i vigili del fuoco, la nostra polizia locale, le forze dell’ordine, l’Arpav e tutto il dispositivo di sicurezza che è intervenuto.
Carlo Saccomando