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“A Imane Fadil testimone del caso Ruby minacce e pressioni”

MILANO. Imane Fadil, una delle testimoni chiave del caso Ruby morta in circostanze misteriose il primo marzo, nel corso dei procedimenti sulle serate ad Arcore è stata “interessata da minacce, tentativi corruttivi e pressioni per la revoca della costituzione di parte civile”, in particolare nel processo ‘Ruby bis’, da parte di Iris Berardi e Barbara Guerra, due ‘olgettine’ imputate nel ‘Ruby ter’.

Lo si legge nell’atto di costituzione di parte civile che l’allora legale di Fadil, Paolo Sevesi, ha depositato in uno dei filoni del ‘Ruby ter’.

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