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Alitalia, proposta entro il 15 ma la situazione stagna, e oggi c’è lo sciopero dei voli

 ROMA. Alitalia, la soluzione sembra sempre ad un passo ma questo passo sembra sempre lontano a venire compiuto. Ed è una situazione che si trascina ormai da anni.  E ora la compagnia sta nuovamente per finire i soldi. La cassa piange. Sarebbe già sottozero se si facesse il calcolo senza considerare gli anticipi per i biglietti venduti per i voli delle prossime settimane e dei prossimi mesi, e il governo sta valutando se fare una nuova iniezione di soldi pubblici. Secondo stime ufficiose la compagnia avrebbe bisogno di almeno 200-300 milioni di euro per la “traversata invernale”. “Ci sono le condizioni affinché entro il 15 di ottobre si possa giungere una proposta vincolante da parte del consorzio acquirente” per Alitalia” ma serve “responsabilità da parte di tutti”. Annuncia il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli al termine di una giornata che ha visto un’accelerazione nel tentativo di rispettare la scadenza prevista del 15 ottobre e nella quale il premier Conte ha anche incontrato i vertici di Atlantia. I nodi sono ancora diversi. Restano infatti ancora da appianare le divergenze tra Fs e la holding degli onnipresenti Benetton venute alla luce dopo la lettera di quest’ultima. Atlantia ha posto una serie di questioni sul piano industriale, tra cui le rotte insufficienti nel Nord America e ha chiesto un maggior impegno di Delta, rispetto al 10% previsto nel capitale della Newco. 

Inoltre Atlantia vorrebbe che Delta si impegnasse per le future ricapitalizzazioni. Delta non ha fatto concessioni a queste richieste e Atlantia è andata all’attacco del piano industriale con critiche pesanti, in una lettera inviata il 2 ottobre a Patuanelli. Da sciogliere c’è anche la questione della cassa: indipendentemente dall’eventualità di un’ulteriore proroga, si valuta la possibilità di un nuovo prestito ponte, che potrebbe aggirarsi intorno ai 250-350 milioni. Ma sul dossier si vuole chiudere. E il ministro Patuanelli avverte: “il fatto che ancora non si arrivi ad una conclusione della trattativa e che si ricorra a retroscena a mezzo stampa da parte di alcuni partecipanti al consorzio, ci induce a pensare che ci siano altre motivazioni che sottendono le decisioni dirimenti” e ricorda che “Alitalia è stata infatti sin dal principio un’operazione di mercato per rilanciare la compagnia e nulla hanno a che fare con essa altre rivendicazioni”. Il ministro aveva convocato nel pomeriggio a Via Veneto i commissari straordinari Stefano Paleari, Enrico Laghi e Daniele Discepolo, che da 2 anni 5 mesi stanno gestendo la compagnia. Dopo un’ora e mezza di confronto i commissari hanno lasciato il Mise con volti tesi e poca voglia di parlare. “No”, non si è parlato di proroga, “aspettiamo il 15 e vediamo”, ha detto Discepolo, che già a marzo frenava sulle proroghe ammonendo a fare presto. Ore prima si era invece tenuto, nel massimo riserbo, l’incontro tra Conte e i vertici di Atlantia, probabilmente andati a palazzo Chigi a fornire maggiori spiegazioni sulla lettera con cui era stato acceso il semaforo arancione sull’operazione di rilancio della compagnia. Frattanto è in corso lo sciopero di 24 ore dei piloti e assistenti di volo di Alitalia indetto dalla Fnta, federazione che riunisce i lavoratori aderenti ad Anpac, Anpav e Anp. Nel corso della giornata, sono previste due fasce di garanzia, dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00. I voli cancellati da Alitalia Sono 198 nella sola giornata di oggi. La compagnia ha tuttavia annullato anche alcuni collegamenti nella serata di ieri (14 voli) e nella prima mattinata del 10 ottobre (8 voli). Le liste dei voli cancellati sono pubblicati sul sito di Alitalia.

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