• CRONACHE

Ancora un morto e un ferito in montagna a causa di una valanga

TRENTO. È stata portata in camera mortuaria a Madonna di Campiglio (Trento) la salma dello sci-alpinista che ha perso la vita questa mattina lungo lo Scivolo Massari, poco sopra il rifugio Tuckett, sulle Dolomiti di Brenta. L’uomo, originario di Tuenno, 28 anni, secondo quanto fa sapere il Soccorso alpino, stava salendo con ramponi e picozza e con gli sci sullo zaino lungo lo scivolo Massari insieme ad altre tre persone, quando un distacco nevoso ha travolto due di loro trascinandoli a valle fino alla base del canalone senza seppellirli. La valanga si è appunto staccata sulle Dolomiti di Brenta, in Trentino, lungo lo Scivolo Massari, poco sopra il rifugio Tuckett, travolgendo quattro scialpinisti.  

La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 11. Per l’uomo non c’era ormai nulla da fare. La seconda persona travolta è ricoverata all’ospedale Santa Chiara di Trento con traumi, mentre le altre due persone, illese, sono state portate a valle.  La valanga staccatasi stamane nei pressi del rifugio Tuckett (che in questa parte della stagione chiuso) è la seconda, dopo quella staccatasi in Val Senales, ad avere delle conseguenze mortali. Nella precedente, dove la slavina ha travolto una pista da sci, a perdere la vita tragicamente sono state una madre 35enne e due bambine di 7 anni. La procura di Bolzano ha aperto un fascicolo sul distacco di una valanga ieri in Val Senales che ha ucciso una donna e due bambine, provenienti dalla Germania. Come si apprende da fonti investigative, sono già stati acquisiti foto e video del pendio. Inoltre una ragazza di 21 anni è rimasta ferita gravemente, ma non corre pericolo di vita, in una scivolata di oltre 30 metri mentre stava facendo un’escursione con le ciaspole sulle nevi della Valbondione, nel Bergamasco. E’ stata stata trasportata in elicottero all’ospedale di Sondalo. Avrebbe riportato la frattura dello sterno. Queste disgrazie sono seguite a quelle mortali accadute sul Gran Sasso giorni. Un alto, altissimo, tributo di vite umane pagato alla montagna.

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