• CRONACHE

Arrestato tunisino che uccise a pugni l’artista Umberto Ranieri

ROMA. Un omicidio per futili motivi, dettato da arroganza, ignoranza e delk senso di impunità che grava pesantemente sulle nostre città… Fermato dai carabinieri un 18enne per l’omicidio dell’artista Umberto Ranieri, morto a marzo scorso dopo essere stato aggredito con un pugno a largo Preneste ed essere caduto violentemente a terra. A fermare il giovane, un 18enne di origini tunisine con cittadinanza italiana, i carabinieri della compagnia Casilina.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’artista sarebbe stato colpito al culmine di una discussione nata perché aveva chiesto a un gruppo di giovani di non sporcare mentre mangiavano. Sui social, e non solo, in tanti ricordano Umberto, 55 anni della provincia di Chieti. Qualcuno ha costruito un piccolo altarino nel luogo della tragedia, qualche candela e un po’ di foto lo compongono. Su Facebook, sotto la canzone ‘The Mercy Seat‘ di Nick Cave & The Bad Seeds, l’ultimo post dell’artista, diversi hanno lasciato messaggi di cordoglio: “Non riuscirò mai a comprendere tutto ciò, tutto l’odio che sta fomentando questa società sulla vita degli uomini”, scrive Claudio. “Che mondo è quello in cui la vita si cancella con un pugno dato senza motivazioni, dove l’estro, dove il diverso, deve essere annientato, senza riflettere sul fatto che ognuno di noi è “unico” a modo suo. Spero che dove sei ora tu possa essere “libero””, ricorda invece Tiziana.“

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