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Arriva da Harvard il pancreas su chip ottenuto in laboratorio

Prima i mini organi riprodotti in provetta made in Italy, organoidi coltivati, strutture multicellulari in 3D che ricapitolano l’architettura dei tessuti umani, e adesso tocca al pancreas su chip, ottenuto in laboratorio. Realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Università americana di Harvard, guidati da Kevin Kit Parker, il pancreas su chip «ci permetterà di studiare la biologia fondamentale del diabete e delle cellule che producono insulina, le cellule beta delle isole di Langerhans. In questo modo potremo, ad esempio, sperimentare nuovi composti che aumentano la sintesi di insulina, prima di trapiantare le cellule sui pazienti diabetici. Le cellule beta del pancreas, prima di essere trapiantate, devono infatti essere controllate per valutarne il corretto funzionamento. Questa operazione si basa sull’utilizzo di molecole di zucchero per testare la corretta produzione di insulina da parte delle cellule pancreatiche. Una procedura lenta e complessa, che, grazie al pancreas su chip, può essere svolta in modo molto più rapido ed efficiente, fornendo risultati in tempo reale», sono state le dichiarazioni di Parker.

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