• CRONACHE

Arrivò dal carcere l’ordine ai killer di uccidere Michele Ranieri

BARI. Sarebbero tre affiliati al clan Strisciuglio i responsabili dell’omicidio di Michele Ranieri avvenuto a San Pio la sera dell’11 settembre scorso. Era partito dal carcere l’ordine di uccidere il pregiudicato barese Michele Ranieri, 49 anni, raggiunto il 12 settembre da diversi colpi di pistola in via della Lealtà, nel quartiere San Pio, in un agguato in strada. Al presunto mandante, Saverio Faccilongo, 33 anni, già in carcere per un altro omicidio nello stesso quartiere, è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare. Con lui sono stati arrestati anche i due presunti esecutori materiali, Giovanni Sgaramella, 33 anni, e Saverio Carchedi, di 21.

Secondo le indagini dei Carabinieri l’ordine di uccidere sarebbe stato impartito dal carcere con un telefono cellulare.  Nei momenti successivi all’omicidio l’attenzione si era puntata sulla faida nella famiglia criminale degli Strisciuglio, tra la fazione di Carbonara, quella di Ranieri, e la fazione di San Pio, la zona dov’è stato ucciso. Gli sono stati sparati da vicino 8 colpi di pistola calibro 380 Auto, molti alla parte inferiore del corpo, gli ultimi quando era già a terra. Da una prima ricostruzione di Polizia e Carabinieri, pare che l’uomo fosse giunto in moto sul luogo dell’agguato, in via della Lealtà. Era assieme a un’altra persona di cui si erano perse le tracce.

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