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Auguri del Presidente Mattarella: il Paese chiede di essere comunità

ROMA – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto il tradizionale messaggio di fine anno agli italiani a reti unificate. Con la sua consueta prudenza, che è da ritenere un valore in un tempo di toni accesi e di linguaggi politici disinvolti, ha toccato i temi di maggiore attualità e che riguardano il futuro del Paese, ma soprattutto la vita degli italiani.

Il presidente ha esordito evidenziando che gli italiani che incontra nei suoi innumerevoli incontri chiedono “di essere una comunità coesa e questo si realizza se c’è rispetto tra tutti i cittadini e questo è anche il valore che permette di dare una risposta vera e profonda alla richiesta crescente di sicurezza”.

Mattarella è poi entrato nello spinoso tema dell’attualità politica. “Ho firmato la Legge di Bilancio, approvata all’ultimo momento, per evitare che l’Italia incorresse in una grave infrazione da parte dell’Europa”, che secondo il Presidente resta l’ancora a cui dobbiamo restare agganciati per realizzare un futuro prospero.

Interessante e netto il suo intervento a sostegno del Terzo Settore “Svolge un lavoro prezioso e chi vi opera deve essere tutelato e valorizzato”, una risposta alla scelta del Governo di appesantire le aliquote su tutto questo comparto, che è alla base del volontariato sociale, che in Italia supporta molte attività.

Mattarella ha poi ricordato pagine tristi come la solitudine delle persone anziane, casi irrisolti come quello di Tullio Reggeni.

Il presidente Sergio Mattarella ha concluso il suo sintetico messaggio di fine anno dicendo con semplicità “Agli italiani gli auguri più affettuosi di Buon Anno”.

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