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Camorra, muore in carcere all’età di 79 anni il boss Raffaele Cutolo

È morto all’età di 79 anni il boss della camorra Raffaele Cutolo, fondatore e capo della Nuova Camorra Organizzata. Ricoverato nel reparto sanitario detentivo del carcere di Parma, il decesso è avvenuto ieri sera all’ospedale Maggiore di Parma a causa di una setticemia del cavo orale conseguenza di una polmonite bilaterale. Il legale del boss camorrista ha informato i media che le esequie si svolgeranno in forma molto privata ad Ottaviano, paese natale di Cutolo. 

Detenuto ininterrottamente dal 1979, Raffaele Cutolo era il più anziano in regime di 41 bis e stava scontando la condanna in via definitiva a 14 ergastoli. Fu tra i principali protagonisti della trattativa tra i servizi segreti ed alcuni esponenti della Democrazia Cristiana per la liberazione di Ciro Cirillo, assessore regionale campano rapito dalle Brigate Rosse il 27 aprile 1981 e liberato il 24 luglio 1984.

Nell’ultimo periodo era stato più volte trasferito dal carcere al reparto ospedaliero. L’ultima volta che ha fatto parlare di sé è stato meno di un anno fa, ad aprile del 2020, per la vicenda legata alla sua malattia e alla circolare del Dap a marzo che consentiva a detenuti anche al 41 bis di andare ai domiciliari se anziani e con patologie. Il suo avvocato, Gaetano Aufiero, aveva chiesto i domiciliari al tribunale di Reggio Emilia a causa delle condizioni di salute, ma l’istanza venne respinta poiché può essere curato in cella, le sue patologie non erano “esposte a rischio aggiuntivo“, dato che il regime di 41 bis gli permetteva “di fruire di stanza singola, dotata dei necessari presidi sanitari“.

Cutolo aveva provato nuovamente a chiedere i domiciliari nel giugno dello stesso anno ma il tribunale di Sorveglianza di Bologna aveva sottolineato come non incorresse nel rischio imminente di contagio da Covid-19, ma soprattutto come, nonostante l’età, l’uomo fosse rappresentasse ancora un simbolo per la camorra: “Si può ritenere che la presenza di Raffaele Cutolo potrebbe rafforzare i gruppi criminali che si rifanno tuttora alla Nco, gruppi rispetto ai quali Cutolo ha mantenuto pienamente il carisma“, scrivevano i giudici.

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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