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Commercialista torinese arrestata come “contabile” di cellula di Al-Nusra

TORINO. C’è anche una commercialista torinese tra le dieci persone arrestate nell’inchiesta sul finanziamento al terrorismo della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di L’Aquila. La professionista è accusata di tenere la contabilità del gruppo, mascherando gli illeciti tributari che servivano a finanziare il terrorismo in Siria, tra i quali l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti – molte ‘autoprodotte’ – per oltre 2 milioni di euro.  Documentazione contabile è stata trovata durante le perquisizioni effettuate anche in Piemonte, oltre che in Abruzzo. All’attività odierna hanno collaborato i Comandi provinciali di carabinieri e guardia di finanza di Torino. 

Le persone coinvolte nell’inchiesta – otto tunisini e due italiani – sono accusate di reati tributari e autoriciclaggio con finalità di terrorismo. Il denaro, in parte frutto di evasione fiscale, era destinato a finanziare l’organizzazione radicale islamica Al-Nusra e in favore di Imam in Italia, uno già condannato per terrorismo. E’ in corso infatti anche il sequestro di somme e beni immobili per oltre un milione di euro. L’indagine e’ coordinata e diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed Antiterrorismo di L’Aquila. Il Fronte Al-Nusra, che veniva alimentato appunto dalle somme illecitamente introitate dai 10 arrestati, è un gruppo armato jihadista nato meno di dieci anni fa, nel 2012, durante la guerra civile siriana, in Siria ma anche in Libano. Fino al 2016 è stato affiliato al più famoso gruppo di Al-Qaeda, a cui capo vi era il defunto Bin Laden, poi a luglio dello stesso anno il leader al-Jawlani annunciò la scissione fra i due gruppi, fondendosi poi nel 2017 con altre quattro minoranze minori. In Italia il Fronte Al-Nusra divenne famoso in particolare a dicembre del 2014 quando condusse le trattative per il rilascio di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, due cooperanti nostre connazionali, che erano state rapite ad agosto dello stesso anno, dall’esercito siriano libero.

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