“I positivi sono 13.272, più 1.587, i ricoverati in ospedale sono 4.898, più 602 rispetto a ieri, c’è una crescita costante ma non esponenziale. In terapia intensiva aumentano solo di 25, 757 in totale, un dato molto più ridotto rispetto alla media di 45 ma non cantiamo vittoria, anche perchè i decessi sono 1.218, con una crescita di 252“, lo ha affermato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.
Una situazione che preoccupa anche il presidente della Lombardia Attilio Fontana, che stamane in un’intervista a Repubblica aveva mosso qualche critica al governo: “Credo che ci sia una percezione sbagliatissima a Roma e non solo. La situazione è oggettivamente gravissima. Il virus è subdolo, scompare e ricompare e colpisce duro. Siamo agli sgoccioli dei letti per la terapia intensiva, l’assessore mi dice che sono poche decine“.
Immediata la replica da Palazzo Chigi, da parte del premier Giuseppe Conte che afferma: “C’è massima attenzione per la situazione in Lombardia.” Anche il capo delegazione del Pd Dario Franceschini ha cercato di gettare acqua sul fuoco delle polemiche: ” Vedo migliaia di persone che lavorano rischiando e senza sosta, dagli ospedali a chi garantisce i servizi, dalle Regioni, ai Sindaci, al Governo, alla Protezione Civile. E chiedo: basta polemiche, basta attacchi reciprochi. Siamo tutti sulla stessa barca e non c’è tempo da sprecare“.
Il report della regione Veneto fa sapere che sono 2.172, con l’aggiunta degli ultimi 178 casi, le persone positive al Covid-19. I pazienti ricoverati sono 426 (+10), quelli in terapia intensiva 129 (+4). Si aggrava il bilancio dei morti, ora a quota 63, con 3 malati deceduti nella notte. I pazienti dimessi dall’inizio dell’emergenza, il 21 febbraio, sono 120.