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Crac finanziario Maugeri, in 23 saranno rinviati a giudizio

PAVIA. La Procura della Repubblica di Pavia ha chiesto il rinvio a giudizio di 23 persone per il crac finanziario della Maugeri: nel corso degli anni si è verificato un ammanco dai conti della clinica di 74 milioni di euro.
    Secondo l’accusa, che contesta il reato di bancarotta fraudolenta, una parte di questo denaro, 14 milioni, venne dirottato su ricerche e consulenze fittizie. Mario Venditti, procuratore aggiunto di Pavia, ha chiesto il processo per 23 persone su 29 indagati: il provvedimento riguarda ex revisori dell’istituto e destinatari dei contratti di consulenza.

Tra gli ex amministratori per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio figurano anche Rosanna Gariboldi, all’epoca dei fatti assessore provinciale, e l’ex presidente del collegio dei revisori della Maugeri, Francesco Ciro Rampulla. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 7 febbraio. Per i giudici, questo giro di tangenti è stato facilitato dal fatto che Roberto Formigoni, l’ex assessore alla sanità Antonio Simone e un uomo chiave della Maugeri, Simone Daccò, erano uniti dalla militanza in Comunione e Liberazione, un movimento cattolico molto radicato in Lombardia e, in particolare, nel settore della sanità. Nelle aule del tribunale, Formigoni in passato ha dichiarato che i pagamenti e i beni di lusso che aveva ricevuto non erano in cambio di favori inappropriati, ma in segno di amicizia.

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