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Davide Cassani svela le più belle salite sulle due ruote

TORINO. Si è tenuta ieri nella sede del Banco BPM, in piazza San Carlo a Torino, a presentazione del libro di Davide Cassani Le salite più belle d’Italia scritto assieme al giornalista Beppe Conti. Sala gremita e tanti applausi per uno dei volti più noti del mondo delle due ruote in Italia. Cassani ha parlato a ruota libera delle sue esperienze nei panni di corridore professionista prima e di commentatore Rai poi, sino ad arrivare all’esperienza di ct della nazionale di uno degli sport più amati dagli italiani. Si è parlato di imprese mitiche (da Coppi a Pantani), ma anche di panorami bellissimi che riservano salite diventate mitiche nel corso degli anni: dal Colle delle Finestre al Mortirolo, dall’Abetone all’Etna, dalle Tre cime di Lavaredo allo Zoncolan, il più duro in assoluto tra quelli scelti in questi ultimi anni dagli organizzatori del Giro d’Italia.

Per tutti coloro che amano il ciclismo, oggi sempre più numerosi, siano semplici appassionati o anche cicloamatori, le grandi salite di montagna sprigionano un fascino irresistibile poiché ciascuna racchiude ricordi di eroismo e fatica, strategia e gloria. E, per chi le affronta in prima persona, ciascuna rappresenta una sfida emozionante ogni volta diversa con se stesso.

Nel libro, edito da Rizzoli, Cassani, con il supporto di Beppe Conti, ha selezionato quindici salite distribuite in tutta la Penisola, dalle Alpi alla Sicilia. E di ciascuna ha rievocato la storia e i campioni che vi si sono consacrati: da Coppi sullo Stelvio e sul Pordoi a Merckx, il Cannibale, sulle Tre Cime di Lavaredo. Solo per citarne alcune. L’esercizio non è stato solo a tavolino e davanti a un computer: Davide è proprio montato in sella, appositamente per questo libro, e ha rifatto salite con cui si era già misurato nella sua carriera. Solo così è potuto nascere un racconto davvero unico e a 360° che parte dai ricordi personali. Come la durezza implacabile del Sestriere mentre meravigliosamente vinceva Chiappucci o la spettacolarità del colle Fauniera, spesso a torto dimenticato, per passare alla grande storia e agli eroi del ciclismo.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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