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Diplomi facili, 340 perquisizioni in 43 province italiane

NAPOLI. Tremila euro per un diploma senza frequenza dei corsi e falsificando i verbali di esami sostenuti solo sulla carta. A tanto ammontava il tariffario di un sistema collegato ad alcuni istituti scolastici, di base nel Salernitano. Un giro d’affari di un milione di euro. Sono 340 le perquisizioni eseguite dai carabinieri tra ieri e oggi in numerose province italiane nell’ambito di una indagine della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania (Salerno). Dall’attività investigativa è emerso che alcuni istituti scolastici con sede in Castellabate (Salerno), si prodigavano per il conseguimento facilitato di titoli di studio in favore di terzi.

In particolare è stata individuata una struttura piramidale i cui componenti provvedevano a far ottenere i diplomi al costo di circa 3.000 euro attraverso la consegna di pergamene e attestati contraffatti, falsificando anche i verbali degli esami virtualmente sostenuti dalle persone a cui venivano rilasciati: spicca in particolare una sessione straordinaria di esami, cui avrebbero preso parte circa 300 candidati, tutti risultati idonei e diplomati. Si ipotizza che il giro d’affari dell’organizzazione si aggiri intorno al milione di euro. Le indagini sono ancora in corso. Quarantatrè le province interessate dalle perquisizioni. Le indagini non sono finite. Le perquisizioni hanno riguardato le province di Salerno, Caserta, Napoli, Avellino, Benevento, Udine, Biella, Vicenza, Verona, Torino, Brescia, Asti, Lecco, Mantova, Novara, Varese, Milano, Monza, Como, Imola, Bologna, Bergamo, Genova, La Spezia, Parma, Reggio Emilia, Modena, Lucca, Perugia, Cuneo, Chieti, Firenze, Prato, Roma, Viterbo, Potenza, Cosenza, Reggio Calabria, Trapani, Cagliari, Latina e Rieti.

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