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E’ morto Francesco Saverio Borrelli, fu capo del pool di “mani pulite”

MILANO. E’ morto a Milano Francesco Saverio Borrelli, ex capo del pool Mani Pulite ai tempi in cui era Procuratore della Repubblica ed ex procuratore generale di Milano. Protagonista di una capitolo della storia d’Italia, per 47 anni ha indossato la toga, Borrelli si è spento in ospedale a 89 anni. Nato a Napoli il 12 aprile 1930, figlio e nipote di magistrati, Borrelli si è laureato in giurisprudenza a Firenze con una tesi dal titolo ‘Sentimento e sentenzà, relatore il professore Piero Calamandrei.

Nel luglio 1955 è entrato in magistratura e ha legato la sua carriera a Milano dove, salvo un anno a Bergamo, ha svolto ogni tipo di funzione: pretore, giudice fallimentare e poi civile, pubblico ministero, procuratore capo dal 1988 fino alla nomina di procuratore generale nel 1999. Il padre, Manlio, è stato il primo presidente della Corte d’appello di Milano, ma Borrelli non ha occupato mai quella poltrona. Sposato con Maria Laura e padre di due figli, Andrea è giudice civile a Milano. Il primo processo importante per Borrelli è stato quello sull’omicidio di Luigi Calabresi, ma il suo nome è inevitabilmente legato alla stagione di Tangentopoli: è il regista del pool formato da Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Piercamillo Davigo e Gerardo D’ambrosio. Una squadra arricchita da Ilda Boccassini, Tiziana Parenti, Paolo Ielo, Armando Spataro e Francesco Greco, attuale capo della procura milanese. La storia professionale di Borrelli coincide in buona parte con la storia giudiziaria d’Italia e segna la politica del Paese: dalla figura di Bettino Craxi alla caduta della Prima Repubblica.

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