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I candidati navigator, la carica dei 53.907 al maxi-concorso

ROMA. Per tre giorni affolleranno cinque grandi padiglioni, con la speranza di conquistare, fino al 30 aprile 2021, il compenso annuo di 27.388,76 euro lordi. E’ la carica dei candidati navigator che per tre giorni metterà a dura prova il quadrante ovest della capitale. Si parte oggi. Alla linea di partenza della selezione sono 53.907. Erano quasi 79mila ma una prima selezione è stata fatta in base al voto di laurea. Ora solo uno su venti ce la farà. I posti in palio, per questa prima ondata di ‘tutor’ del reddito di cittadinanza saranno solo 2.980. Poi ci saranno le altre selezioni per i centri impieghi regionali, altri 5.600 posti per i quali bisogna attendere ancora un po’. La scelta dei navigator è di fatto un maxi-concorso. Per una occupazione a tempo, che servirà a trovare il lavoro a chi non ce l’ha e per questo percepisce il reddito di cittadinanza.

La sfida, per chi si è candidato, passa attraverso 100 domande a risposta multipla. Non solo cultura generale e quesiti psicoattitudinali, ma anche domande di logica e informatica, economia aziendale, politica e mercato del lavoro…e soprattutto sul reddito di cittadinanza. Nella regione Campania c’è il maggior fabbisogno di navigator (471) con la sola provincia di Napoli che ne prevede 274. Segue la Sicilia con 429 posti di cui 125 a Palermo e 100 a Catania. Al nord c’è la Lombardia con 329 navigator, di cui 76 a Milano e 50 a Brescia mentre nel centro Italia è il Lazio la regione che ha maggiore necessità di copertura con 273 operatori, 195 nella provincia di Roma. L’incarico di collaborazione ottenuto dal Navigator, ha spiegato l’Anpal, ha durata fino al 30 aprile 2021 e un compenso lordo annuo pari a 27.338,76 euro oltre a 300 euro lordi mensili a titolo di rimborso forfettario delle spese di viaggio, vitto e alloggio sostenute per l’espletamento dell’incarico. «Il Navigator», ha ricordato la nota, «sarà la figura centrale dell’assistenza tecnica fornita ai Centri per l’Impiego, selezionata e formata per supportarne i servizi e per integrarsi nel nuovo contesto caratterizzato dall’introduzione del Reddito di Cittadinanza, per il quale l’obiettivo è assicurare assistenza tecnica ai CPI, valorizzando le politiche attive regionali – anche in una logica di case management – da integrare e da implementare con le metodologie e tecniche innovative che saranno adottate per il reddito di cittadinanza».

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