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Italia, nella ripresa economica resta fanalino di coda, il rapporto del Wef

ROMA. L’Italia resta indietro nella capacità di resilienza e di ripresa dell’economia. E’ quanto emerge dal rapporto sulla competitività del World Economic Forum “Global Competitiveness Report” in cui si rileva che per quanto “la maggior parte dei Paesi non sia ancora pronta per la trasformazione, l’Italia è in ritardo in 9 delle 11 priorità identificate.

I due aspetti in cui l’Italia è relativamente meglio preparata sono la disponibilità al quadro della concorrenza e agli incentivi a dirigere le risorse finanziarie verso investimenti e inclusione a lungo termine”. A fronte dell’eccezionalità della crisi attuale innescata dalla pandemia, quest’anno il Wef “ha sospeso” le classifiche tradizionali sul grado di competitività dei Paesi “per delineare le priorità per la ripresa e il rilancio e fornire una valutazione di come i Paesi sono pronti per una trasformazione economica verso sistemi che combinano produttività, capitale umano e ambiente”. Tra le principali fragilità e carenze riscontrate in Italia vengono individuati investimenti in ricerca e sviluppo e in innovazione, ma anche formazione, inclusione e regime fiscale che dovrebbe diventare “più progressivo”. 

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