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La frana del Ruinon vista da Arpa e dal sindaco di Valfurva

SONDRIO. La frana del Ruinon a Valfurva (Sondrio), con il paese dell’Alta Valtellina ostaggio del dissesto da circa due mesi, ha provocato gravi perdite economiche per gli operatori economici del paese turistico, attualmente quasi isolato dal resto della Lombardia. «Il disgaggio non è ipotizzabile, l’operazione trascinerebbe a valle altri grossi sassi. La soluzione non si prospetta a breve», è stato dichiarato al termine del vertice in Prefettura a Sondrio dal presidente della Provincia, Elio Morelli, in merito alla situazione. L’enorme masso di 90 metri cubi, che si è mosso a circa 365 metri di quota sopra la strada del Gavia, è caduto due giorni fa dividendosi in due, come comunicato da Arpa Lombardia. Era giugno quando l’Arpa informava che a Valfurva, in Valtellina, un ampio settore della frana del Ruinon si stava muovendo a una velocità di circa un metro al giorno.

frana ruinon

«Sono sessantacinque giorni che viviamo questo incubo. La preoccupazione è alta come la tensione. È da trentacinque anni che si parla della frana del Ruinon, ma senza che ci siano soluzioni, e siamo vittime di un’altra frana che è la burocrazia», ha commentato il sindaco di Valfurva, Angelo Cacciotto. A seguito delle segnalazioni dell’Arpa sulla frana che ha raggiunto livelli di spostamento mai verificatisi negli anni precedenti, gli Enti coinvolti avevano deciso in precedenza limitazioni della strada che porta a Santa Caterina. Il sopralluogo dei tecnici ha quindi constatato che la parte principale del masso, di circa 60 metri cubi, ha invaso la carreggiata della strada provinciale numero 29 verso il passo del Gavia, mentre il secondo blocco, di circa 25 metri cubi, si è arrestato a una distanza di 60 metri dall’asse della carreggiata.

frana ruinon

Ciò che è accaduto si può collegare allo scioglimento della neve sul versante montuoso immediatamente sopra la frana del Ruinon, causato dal tardivo e improvviso arrivo del caldo estivo. Ogni anno questo fenomeno naturale avviene in maniera graduale, ma in questo caso lo scioglimento si è concentrato in poche settimane. Il conseguente innalzamento della falda idrica di versante, insieme con l’aumento di portata delle sorgenti che sgorgano nella parte mediana e inferiore della frana, ha causato l’accelerazione dei movimenti di frana.


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