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Matteo, figlio di genitori no vax, ha ottenuto la liberatoria: potrà vaccinarsi

Solo in Toscana sono 27 i minori che si sono rivolti all'Associazione per la tutela dei minori perchè i genitori impedivano loro il vaccino. Vediamo quali sono le strade percorribili per i minorenni in conflitto con i genitori

E’ notizia di oggi  quella che riporta la sconfitta di una coppia di genitori No vax di Firenze. Il figlio, Matteo, diciassettenne, dopo che questi gli hanno impedito la vaccinazione li ha minacciati di portarli in tribunale e a questi non è rimasto che firmare la liberatoria.  La coppia si é trovata costretta a firmare quando ha compreso che il risoluto figlio non scherzava e che li avrebbe portati veramente davanti all’organo di mediazione del tribunale di Firenze. I Genitori  No Vax hanno quindi deciso di dare il consenso al vaccino pur declinando ogni responsabilità sugli effetti collaterali che potrebbero insorgere dopo la vaccinazione, come riportato dal legale del ragazzo l’avvocato Gianni Baldini, presidente dell’Associazione Matrimonialisti della Toscana.

Il diciassettenne fiorentino non è il solo che ha chiesto aiuto legale, l’ avvocato Baldini racconta che sono 27 i minorenni toscani che si sono rivolti all’Associazione che si è presa a cuore questa delicata situazione creatasi con la pandemia.  Di questi 27 ragazzi, 17 sono stati aiutati dall’Ami e 7 di loro sono riusciti ad ottenere la liberatoria dei genitori.

Il diciassettenne aveva definito le paure dei genitori “una boiata” e dopo varie discussioni ha deciso di parlare della sua situazione a scuola con insegnati e compagni. Gli insegnanti hanno segnalato la vicenda ai servizi sociali i quali a loro volta si sono rivolti all’Ami, che si occupa della tutela dei minorenni e della famiglia. Situazioni difficili  perché si rischia di scardinare l’equilibrio di una delle istituzioni basilari della società, la famiglia di  per sé già abbastanza provata. L’avvocato Baldini parla anche dei casi in cui vi sono minorenni figli di separati e divorziati dove un genitore dà il consenso al vaccino e l’altro si oppone e la situazione diventa ancora più delicata.

Procedure da seguire per ottenere il vaccino se il minore ed i genitori non hanno intenti comuni

Vediamo quale potrebbe essere l’iter per ottenere la liberatoria per poter fare il vaccino qualora minorenni e genitori non riuscissero proprio ad avere intenti comuni sulla questione, visto che per legge un under 18 deve avere il consenso dei genitori per ottenere la dose di vaccino. Secondo Baldini, il minore deve chiedere aiuto alla seconda istituzione a fianco dei giovani dopo la famiglia: la scuola. L’istituto scolastico, come nel caso del 17enne di Firenze può segnalare la cosa ai servizio sociale territoriale affinché avvii un ricorso innanzi al tribunale competente. A questo punto Il tribunale, in ogni caso, dovrà ascoltare il minore, verbalizzare le sue ragioni e applicare la normativa contenuta nelle carte internazionali sui diritti dei fanciulli dai 12 anni.

Ma la procedura per il vaccino qualora non si riscontrasse parere favorevole da parte dei genitori, tendenzialmente no vax, può percorrere diverse strade. Il giovane ha il diritto di rivolgersi al Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, oppure può recarsi presso l’Ufficio Interventi Civili della Procura minorile al fine di fare ascoltare le proprie ragioni, che verranno poi verbalizzate. Questo passaggio consente poi alla Procura minorile la richiesta d’apertura di un procedimento presso il Tribunale per i Minorenni che, a sua volta, nominerà un curatore speciale che sosterrà l’istanza del minore contro i genitori. “Per quanto il percorso possa sembrare lineare, rivolgersi ad una Procura è sicuramente complesso per un ragazzino e occorre veramente una grande convinzione per procedere senza ripensamenti” commenta l’avvocato Gianni Baldini.

Si confida comunque, visto il ruolo fondamentale che ha la famiglia nella crescita dei figli, che con il dialogo, anche su argomenti così delicati, genitori e minorenni possano giungere ad un accordo senza dover arrivare a rimedi estremi.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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