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Nei guai gang di minori per rapine e violenze su loro coetanei

BRESCIA. Quattordici giovani tra i 15 e i 19 anni sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare emesse dal gip del Tribunale per i Minorenni e dal gip del Tribunale Ordinario di Brescia con l’accusa di aver commesso una sorta di spedizione punitiva a scopo di rapina a dei loro coetanei.  Si tratta di ragazzi residenti nella Bassa bresciana e a Cremona, indagati per una rapina pluriaggravata avvenuta a metà giugno sul lungolago di Desenzano del Garda nei confronti di alcuni loro coetanei. Nel mirino erano finiti sette giovani tra i 14 e i 17 che vennero prima picchiati e poi derubati di telefonini, portafogli, denaro, magliette e cuffie auricolari.

    Secondo la Polizia di Stato si è trattato di una spedizione punitiva organizzata anche con la creazione di un gruppo in chat, originata da un precedente episodio avvenuto alcuni giorni prima. I fatti risalgono al 13 giugno, quando una ventina di giovani è arrivata nel comune gardesano, nella zona dell’area Maratona, e ha iniziato a insultare e minacciare sette ragazzi di età tra i 14 e i 17 anni. Poi il gruppo è passato all’aggressione con calci e schiaffi, rapinando i coetanei di telefonini, portafogli, denaro, magliette, cuffie auricolari e via dicendo. A condurre le indagini il commissariato di Polizia guidato da Bruno Pagani, che ha ricostruito i fatti. Per questo, gli amici di quest’ultimo – residenti a Bagnolo Mella e Manerbio – avrebbero organizzato la trasferta per dare una lezione ai rivali, in collaborazione con altri quattro o cinque giovani nordafricani provenienti da Cremona.

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