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Nostalgia sul web: chiude Yahoo! Answers, stop alle domande strampalate

Nostalgia canaglia” cantavano nel 1987 Al Bano e Romina Power, brano terzo al Festival di Sanremo vinto in quell’edizione dal trio Morandi -Ruggeri-Tozzi con l’intramontabile “Si può dare di più“. Ma quest’oggi la nostalgia della quale vogliamo parlare non riguarda l’universo musicale bensì quello del web perché è ufficiale la notizia che il 4 maggio chiuderà definitivamente i battenti Yahoo Answers, il sito web che permetteva agli internauti di inviare domande e ricevere risposte su qualsiasi argomento.

Nato il 13 dicembre del 2005, e disponibile in italiano dal 14 giugno 2006, il sito di proprietà di Yahoo! Corporation permetteva a tutti gli utenti registrati sulla propria piattaforma, con un’età minima di 13 anni, di porre quesiti e fornire risposte a tutta le persone appartenenti alla comunità di iscritti al servizio. Le domande venivano divise in diverse categorie (29 per la precisione) e sottocategorie, che venivano suggerite dal sistema in base alla parola chiave utilizzata nella domanda.

Il servizio per oltre 15 anni è stato un punto di riferimento per molti utenti che hanno potuto trovare una marea di risposte ai propri quesiti. Ma dopo oltre un decennio e mezzo Wikipedia, i social network e alcuni divulgatori informatici di fama nazionale, il riferimento a Salvatore Aranzulla è puramente casuale, lo hanno soppiantato e ne hanno sancito di fatto la chiusura definitiva.

Nel tempo il servizio si è trasformato in luogo ‘virtuale’ a dir poco surreale nel quale venivano poste una marea di domande strampalate, spesso incentrate su argomenti come sesso o volgarità di ogni genere, per non parlare delle risposte che spesso venivano fornite con l’intento di burlarsi del prossimo. I gergo tecnico si può dire che Yahoo Answer era diventato terreno fertile per i troll.

Yahoo Answer

L’archivio di Yahoo Answer sparirà presto dal web

La società statunitense ha inoltre fatto sapere che a partire dal 20 aprile entrerà in modalità “read only”, solo lettura, e che in seguito verrà cancellato l’intero archivio da internet. Per cui non sarà più possibile consultarne i contenuti , ma agli utenti che lo desiderassero sarà data la possibilità di scaricare il proprio materiale entro il 30 giugno 2021.

La scelta da parte dell’azienda non lasciare più alcuna traccia potrebbe anche essere dovuta sia al fatto che molte delle domande e degli argomenti trattati fossero erano ormai considerate ‘superati’, sia per le ripercussioni negative sul brand dovute alla presenza di numerose risposte senza alcun fondamento scientifico.

Se ne va così un pezzo della storia di internet, ma la ‘nostalgia canaglia’ durerà ben poco perché i disturbatori e le loro castronerie continueranno ancora per molto a viaggiare liberamente sul web e sui social.

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Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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