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Nuovi accertamenti per la strage di Erba, richiesti da Rosa e Olindo

COMO. Per un vizio formale, la Cassazione ha accolto la richiesta dei legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi – condannati all’ergastolo per la strage di Erba – di trasmettere alla Corte di Assise di Como la richiesta della difesa di nuovi accertamenti. I giudici di Como, lo scorso aprile, si erano opposti alle istanze di accesso ai server delle intercettazioni, e a quelle di acquisire un cellulare Motorola ed esaminare dei reperti biologici. Ma la decisione era stata emessa ‘de plano’, senza contraddittorio tra le parti. Adesso la Corte di merito dovrà rivalutare le istanze convocando le difese.

Secondo i giudici di Como, le richieste dei legali della coppia omicida sono immotivate e inutili “a distruggere l’impianto su cui è fondata” la condanna definitiva. La strage risale alla sera del 11 dicembre 2006, quando vigili del fuoco intervenuti per un incendio a Erba (Como) scoprendo nell’appartamento in fiamme quattro cadaveri, tra cui quello di un bambino di due anni. Si tratta di Paola Galli (60 anni), madre di Raffaella Castagna, Raffaella Castagna (30 anni), Youssef Marzouk (2 anni) e Valeria Cherubini (55 anni). Scampato alla furia degli assassini per miracolo, solo Mario Frigerio, colui che poi indicherà i colpevoli in Olindo Romano e Rosa Bazzi, residenti al piano terra del palazzo. La coppia di coniugi è stata condannata all’ergastolo per la strage.

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