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Nuovo DPCM e colori delle Regioni, ultime: da lunedì cosa cambia e cosa si potrà fare?

Nonostante l’avvento del nuovo anno nulla o poco pare essere cambiato per gli italiani che si trovano costretti a comprendere come muoversi a ‘colpi’ di DPCM, il prossimo entrerà in vigore dal 16 gennaio, molti si stanno domandando in quale colore si troveranno le singole Regioni. Lo scopo dichiarato é quello di evitare la terza ondata del contagio che potrebbe essere associata, temono in molti, anche al rientro degli studenti nelle scuole.

Intanto, fino a domenica 10 gennaio tutto il Paese sarà sottoposto alle stesse regole stringenti. La decisione del ministro della Salute, Roberto Speranza, che attribuirà i nuovi colori alle regioni (rosso, arancione e giallo) dopo il monitoraggio e in base ai dati del contagio, si saprà nelle prossime ore. Quel che pare assodato é che le soglie che imporranno il passaggio da una zona all’altra saranno decisamente più restrittive, per passare da giallo ad arancione ci vorrà un indice di contagio Rt di 1 (prima era 1,25) e per la zona rossa Rt a 1,25 e non più a 1,50. Si era nei giorni scorsi parlato anche di un possibile quarto colore che avrebbe visto in base all’indice Rt collocare alcune regioni in ‘zona bianca’, questo avrebbe permesso la riapertura, tanto ambita, di cinema, palestre, teatri. Al momento pare invece che almeno fino al 31 gennaio potrebbero valere delle regole rigide, no spostamento tra Regioni, e la proroga di alcuni divieti, la parola d’ordine resta ‘prudenza‘. Vediamo cosa potrebbe accadere da Lunedì alle singole Regioni.

Nuovo DPCM rebus colori: da lunedì mezza Italia in zona arancione?

Sebbene gli scienziati raccomandino provvedimenti severi come si evince dalla relazione dell’ultimo bollettino, tutto ruoterà intorno all’indice Rt che determinerà il destino e la libertà delle singole Regioni, soprattutto dei commercianti residenti.

L’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna Raffaele Donini ha ribadito «Viaggiamo con un Rt medio di 1.05 e siamo ipoteticamente in fascia arancione», Mentre nel Lazio Alessio D’Amato parla di un «peggioramento della curva per cui occorre massimo rigore e cautela». I dati continuano a far trapelare una situazione non rosea, sebbene commercianti e ristoratori, viste le grosse perdite di fatturato determinate dai vari lockdown vorrebbero poter sentire parlare solo più di zona gialla o addirittura della nuova new entry ‘ la zona bianca‘ per poter tornare a respirare, pare che, invece, mezza Italia da lunedì potrebbe trovarsi nuovamente in zona arancione.

Questo non comporterebbe dunque grossi cambiamenti per bar e ristoratori, che potrebbero continuare a servire solo a pranzo, nulla cambierebbe, nonostante le speranze dei giorni scorsi, per palestre, cinema e teatri, che resterebbero chiusi, considerati ancora luoghi in cui il contagio potrebbe avvenire troppo velocemente. Sebbene i gestori delle palestre sui social si dicano esterrefatti: “Se il problema siamo noi, giacché sono mesi che siamo chiusi come mai non si sono visti questi grandi cambiamenti nella curva epidemiologica?” La dimostrazione, proseguono i gestori delle palestre che si confrontano su alcuni gruppi  Facebook tra cui ‘apriamo le palestre’ , é che il problema non sono certo le nostre palestre, ma altro, uno su tutti i trasporti pubblici, noi siamo chiusi, ci stanno facendo ‘morire giorno dopo giorno’, ma i contagi non calano così tanto. Si dovrebbe al più monitorare tutto il resto e si potevano evitare assembramenti nei negozi prima di Natale. Ma ‘in soldoni’ cosa potrebbe cambiare e soprattutto per chi dal, prossimo lunedì?

Nuovo DPCM

Nuovo DPCM: cosa potrebbe cambiare da lunedì stando ai dati?

Dagli ultimi dati emerge che: La scorsa settimana la Lombardia aveva Rt pari a 1 confermata in questi giorni. In Veneto l’Rt è invece arrivato a 1,07. Giovanni Toti,  governatore della Liguria ,ha cercato di rassicurare i suoi concittadini dicendo che l’indice nella sua regione «è a 0,95 quindi in discesa, sicuramente non saremo zona rossa ma potremmo essere zona arancione». Sembra invece in via di miglioramento la situazione di Toscana, Friuli-Venezia Giulia e Campania. Ma sarà necessario attendere i risultati del monitoraggio.

Quindi tornando ai colori il Veneto rischia la zona rossa, così come la Calabria. Zona Gialla o arancione per Puglia e Molise. Bollino giallo, quasi sicuramente, per Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia. Mezza Italia dunque anche da lunedì potrebbe collocarsi in zona arancione per buona pace di chi sperava di essersi lasciato al 2020 le restrizioni maggiori. In nemico invisibile non è ancora sconfitto e nonostante i buoni propositi del vaccino e le speranze in esso riposte per molti mesi ancora gli italiani dovranno fare i conti con due parole ‘prudenza’ e ‘pazienza’. Non resta che attendere per comprendere se almeno con il nuovo DPCM dal 16 gennaio in poi, dopo questa fase di transizione, qualcosa potrà cambiare o se tutto sarà più o meno confermato. Vi terremo certamente informati.

Erica Venditti

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Erica Venditti

Erica Venditti, classe 1981, dal 2015 giornalista pubblicista. Dall'aprile 2012 ho conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Ricerca Sociale Comparata presso l’Università degli studi di Torino. Sono cofondatrice del sito internet www.pensionipertutti.it sul quale mi occupo quotidianamente di previdenza.

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