ROMA. Un’ordinanza che dispone misure cautelari nei confronti di cinque persone è stata emessa dai carabinieri del Comando provinciale di Roma per il delitto di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso con un colpo di pistola a Roma il 23 ottobre scorso all’esterno di un locale della Capitale.
Destinatari della misura di custodia cautelare in carcere, per concorso in omicidio pluriaggravato, rapina aggravata, detenzione illegale e porto in luogo pubblico di un’arma comune da sparo sono i due ragazzi già reclusi, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, fermati subito dopo l’omicidio, e un terzo ragazzo 22enne che li avrebbe armati. Tra gli arrestati c’è anche Giovanni Princi, il pregiudicato amico del personal trainer ucciso, che secondo l’accusa avrebbe svolto da tramite nella trattativa con i pusher per l’acquisto di un ingente quantitativo di droga.
È stata perquisita dalle forze dell’ordine l’abitazione nella quale Anastasia Kylemnyk, fidanzata di Luca Sacchi, è residente con i genitori a Roma. Per la giovane, che risulta indagata, è stata applicata la misura dell’obbligo di firma: è accusata di avere tentato di acquistare un ingente quantitativo di droga la sera dell’omicidio.
Nel corso della conferenza stampa svolta a piazzale Clodio il procuratore Michele Prestipino e l’aggiunto Nunzia D’Elia hanno evidenziato che si tratterebbe di settantamila euro, e non duemila come detto nella prima fase delle indagini, la cifra contenuta nello zaino che Anastasia aveva la sera del 23 ottobre. Denaro che sarebbe servito all’acquisto di 15 chilogrammi di droga. Il procuratore Prestipino ha inoltre aggiunto che “Nessun elemento allo stato per dire che Luca Sacchi fosse coinvolto, partecipe o consapevole della compravendita di sostanza stupefacente“,
Pochi giorni fa il padre di Luca, Alfonso Sacchi, aveva dichiarato al quotidiano “Il Messaggero” che, a suo parere, Anastasia, considerata da sempre come una figlia, stava nascondendo qualcosa.
