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Pagamenti in ritardo da Inps e Inail, ma è anche il vizietto dei ministeri

ROMA. L’Inps e l’Inail pagano le imprese in ritardo e lo fa anche meta’ dei ministeri. E’ quanto sostiene l’Ufficio studi della Cgia che ha estrapolato i dati relativi agli Indicatori di Tempestività dei Pagamenti (Itp) e l’ammontare dei debiti commerciali delle principali Amministrazioni pubbliche presenti in Italia. Lo studio mette in evidenza i ritardatari ed anche qualche esempio virtuoso, come quello dell’Anac, l’Autorità anticorruzione, che nel 2018 ha pagato i suoi debiti con un anticipo medio di 13 giorni.

    In dettaglio nel 2018 l’Inps ha registrato un Itp pari a +10,13, saldando quindi i conti con i fornitori con più di 10 giorni medi di ritardo rispetto alle disposizioni previste dalla legge. L’istituto al 31 dicembre 2018, aveva un debito commerciale complessivo nei confronti dei fornitori di 157,2 milioni di euro. Per quanto riguarda l’Inail l’Itp riferito al IV trimestre 2018 è stato pari a +54,45: in pratica l’istituto in questo trimestre ha saldato i propri fornitori con quasi 2 mesi di ritardo. Quasi la metà dei ministeri, dice poi lo studio, ha un valore medio dell’ Itp ‘clamorosamente elevato’.
   

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