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Permessi per calcio e pranzi al giovane killer del vigilante Della Corte

NAPOLI. Sono cinque i permessi di uscita dall’istituto penale dov’è ristretto, concessi al giovane neo 18enne condannato per l’omicidio del vigilante Francesco Della Corte. Uno l’ha utilizzato per sostenere un provino per una società calcistica del Beneventano. In un altro ha pranzato con la famiglia in un ristorante dello stesso comune dove si trova il carcere minorile in cui sta scontando la pena e dove ha iniziato un percorso di riabilitazione che, secondo la famiglia del vigilante, non avrebbe ancora prodotto frutti.

Sulla vicenda sono in corso gli accertamenti degli ispettori inviati dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede dopo le foto dei festeggiamenti del compleanno pubblicate sui social da una cugina di Ciro U. a insaputa, stando a quanto riferisce il legale Nicola Pomponio, dello stesso ragazzo e dei genitori. Oltre al permesso premio per il 18esimo compleanno, festeggiato per circa due ore lo scorso 29 luglio (il giorno dopo la data di nascita del detenuto), è stata concessa anche la possibilità di effettuare un provino per una squadra di calcio sannita considerati i trascorsi del ragazzo di Piscinola, ritenuto da alcuni addetti ai lavori una promessa del calcio dilettantistico. Possibilità – così come precisa l’avvocato Pomponio- arrivata dopo la valutazione del personale del carcere di Airola nell’ambito del percorso di rieducazione del giovane, prioritario nella legislazione minorile. Percorso che secondo la famiglia di Della Corte non avrebbe portato ad alcuni miglioramento o ravvedimento sia di Ciro U. che dei suoi familiari.

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