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Poliziotto interviene per sedare lite fra coniugi e viene accoltellato

ROMA. Un poliziotto, intervenuto per sedare una lite in una tabaccheria tra marito e moglie in fase di separazione, è stato accoltellato dal figlio della coppia. Un agente del Reparto volanti della Capitale è stato infatti ferito nella tarda mattinata di venerdì in via dei Cochi da un 60enne con numerosi precedenti penali, Pietro Maruca, padre di Manuel, il diciottenne deceduto tre anni fa in un incidente stradale sempre nello stesso quartiere mentre fuggiva in auto dalla polizia. , secondo la ricostruzione della Questura, si sarebbe schiantato con la sua vettura contro la volante degli agenti intervenuti per una lite proprio fra il 60enne e la compagna fuori da una tabaccheria.

A quel punto il poliziotto, di 30 anni, è sceso dall’auto ma è stato subito ferito. Il collega e altri agenti arrivati sul posto hanno bloccato Maruca disarmandolo. L’uomo è stato portato all’ospedale Sandro Pertini per accertamenti, in stato di fermo per tentato omicidio. Sembra che Maruca si fosse già allontanato prima dell’arrivo della polizia ma sia tornato indietro con l’auto non appena udite le sirene delle volanti. “Auguro pronta guarigione al poliziotto ferito a Roma. Un abbraccio a lui e alla famiglia: auspico pena esemplare per l’infame aggressore. Nessuno deve permettersi di toccare i nostri angeli in divisa”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, commentando l’accoltellamento dell’agente nel quartiere Tor Bella Monaca. Solidarietà e vicinanza all’agente e alla sua famiglia è stata espressa anche dal vicepremier Luigi Di Maio: «In questo momento si trova a lottare tra la vita e la morte. A lui, alla famiglia e a tutte le donne e gli uomini che ogni giorno rischiano la vita per noi va tutta la mia vicinanza». Il presidente della Regione Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti si è recato al Policlinico Umberto I dove è ricoverato il poliziotto. Sul posto anche l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. Sap: “70 aggressioni a giugno, è un bollettino di guerra. Solo in questo mese abbiamo contato 38 episodi di violenza con oltre 70 colleghi feriti. È un bollettino di guerra”. Lo ha detto il segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), Stefano Paoloni. «Basta aggressioni. Siamo – prosegue – continuamente in balia di violenti ed esagitati. Occorre intervenire da subito attraverso il Decreto Sicurezza Bis, prevedendo di comminare pene più severe nei confronti di chiunque usi violenza, resistenza e oltraggio contro le forze dell’ordine, alle quali vanno quanto prima riconosciute le giuste dotazioni come il taser e corpetti protettivi. Il nostro pensiero va al collega – conclude – con la speranza che possa rimettersi al più presto».

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