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Schianto ad Alcamo, è morto anche il bimbo di nove anni

PALERMO. Non ce l’ha fatta il piccolo Antonino Provenzano, il bambino di 9 anni che era rimasto gravemente ferito nell’incidente sull’autostrada Palermo-Mazara. Nel terribile schianto, avvenuto il 12 luglio all’altezza di Alcamo, aveva già perso la vita il fratello Francesco, di 14 anni: l’auto si era schiantata contro il guardrail, diventando un terribile groviglio di lamiere e non lasciandogli scampo.

Antonino era ricoverato in condizioni disperate nel reparto di Neurorianimazione di Villa Sofia, dove le speranze sono sempre rimaste appese ad un filo.  I medici avevano sin da subito accertato lesioni cerebrali ritenute irreversibili, che oggi hanno provocato l’arresto cardiaco. Il bambino è spirato nel tardo pomeriggio.

Il padre, Fabio Provenzano, 34 anni, che era alla guida e che pochi istanti prima dello schianto aveva postato un video su Fb (al vaglio della polizia), è ricoverato in coma farmacologico. Nei giorni scorsi è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.

Gli esami tossicologici che sono stati immediatamente eseguiti all’ospedale Civico di Partinico, dove il 34enne stato inizialmente trasportato, hanno dato inoltre esito positivo: in base alle analisi, aveva assunto droghe prima di mettersi alla guida. Ora è accusato di omicidio stradale e ad aggravare la sua posizione è anche il ritrovamento di un grammo di cocaina purissima all’interno della tasca dei suoi pantaloni.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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