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Sciopero nazionale dei metalmeccanici il 14 giugno

Il settore dell’automotive in Italia è attraversato da una crisi senza precedenti che sta colpendo in maniera feroce e prepotente migliaia di lavoratori impiegati nel settore metalmeccanico. Per questo motivo Fim, Fiom e Uilm hanno deciso di indire uno sciopero generale unitario dei metalmeccanici il 14 giugno, che si terranno in piazza a Milano, Firenze e Napoli.

I dati della crisi sono evidenti e sotto gli occhi di tutti: nel 2018 in Italia sono state immatricolate 499.546 vetture con marchi Fca (su un totale di 1.910.025), con un calo del 10,4% e una quota di mercato del 26,1%. Pur riuscendo a chiudere in positivo marchi come Jeep, Ferrari e Lamboghini, gli altri marchi di “massa” come Fiat e Alfa fanno grossa difficoltà sopratutto confrontandoli con i dati precedenti.

sciopero metalmeccanici
Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, ex segretario generale Fiom.

Nella classifica mondiale 2018 per la produzione di automobili l’Italia non compare nemmeno tra le prime 15 nazioni. Un mercato dominato in maniera incontrastata dalla Cina, che detiene il 23,71% della quota di mercato, seguito dal Giappone con l’8,36% e chiude il podio la Germania con il 5,12%. Per quanto riguarda la classifica dei produttori europei nella stagione 2017/18 il nostro Paese è al settimo posto dietro Germania, Spagna, Francia, Regno Unito, Repubblica Ceca e Slovacchia, e fa segnare un preoccupante calo pari al 10,2%. Un calo che non ha colpito solo la nostra Nazione, ma anche altre realtà più produttive come la Germania, che registra un -9,9%, e il Regno Unito con un -9,7%.

L’intento principale della mobilitazione in piazza è dettato dalla volontà per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica e del governo sulla condizione dei lavoratori dell’automotive e sulle loro proposte:

  • un tavolo nazionale sindacati, imprese e governo sull’automotive;
  • investimenti pubblici e privati per l’innovazione ecologica della mobilità e l’occupazione;
  • percorsi di formazione dei lavoratori per la riconversione industriale;
  • a creazione di una rete per la ricerca e sviluppo tra sindacati, governo università e imprese;
  • la garanzia degli ammortizzatori sociali per il mantenimento dell’occupazione;
  • la rigenerazione del settore garantendo il diritto alla pensione ai lavoratori usurati e nuova occupazione per i giovani Per denunciare l’attuale situazione, per costruire il futuro e garantire il lavoro, il 14 giugno è necessario scioperare e partecipare alle tre grandi manifestazioni di Milano, Firenze e Napoli: sarà il primo passo unitario per costruire una vertenza nazionale dell’automotive.

Tra i temi più caldi che verranno affrontati ci sarà inoltre quello del confronto tra il CCNL, contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici, e il CCSL,contratto collettivo specifico del lavoro. Il primo negoziato tra Fim, Fiom e Uilm e Federmeccanica, mentre il secondo firmato dalla direzione Magneti Marelli, Fca e Cnhi e i sindacati escludendo dal negoziato la Fiom.

In primis la Fiom intende mostrare le grandi differenze che caratterizzano i due contratti:

  • Retribuzioni differenti: il contratto CCNL gioverebbe di un aumento di circa 76,09 euro mensili, per un totale annuo di €989,17. Nel caso del CCSL nessuna variazione.
  • Aumento della paga base nel CCNL che verrà adeguata facendo rifermento all’andamento a consultivo dell’inflazione, mentre il contratto Fca non prevede alcun aumento.
  • Per CCNL l’assistenza sanitaria integrativa è a carico esclusivo dell’azienda , mentre per CCSL solo in parte.
  • Formazione lavorativa prevista per CCNL, mentre per CCSL non è prevista.
  • Differenze sostanziali sull’orario di lavoro, turni, straordinari tra i due contratti.
  • Importanti innovazioni introdotte dal CCNL in riferimento alle condizioni dell’ambiente di lavoro, della sicurezza e della salute, mentre CCSL applica le norme vigenti in materia, senza apportare alcuna novità.

Carlo Saccomando

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Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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