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Scoperta truffa su prodotti bio, sequestrate sei società

PISA. Il bio è da tempo nel mirino degli investigatori viste le tante, troppe, truffe realizzate verso i consumatori. Un fenomeno ormai diffuso su tutto il territorio nazionale. Questa volta è toccato a Pisa, dove persone senza scrupoli, spacciavano per succo di frutta biologico quello che in realtà era succo concentrato e sofisticato di mela. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza che sta eseguendo 9 ordinanze di custodia cautelare in carcere e il sequestro di sei società e di beni mobili e immobili per un valore complessivo di oltre 6,5 milioni.

L’operazione è stata condotta dalla guardia di finanza di Pisa per contrastare una maxi frode in commercio di prodotti biologici diretta dalla procura pisana con la collaborazione di Eurojust ed eseguita dagli ispettori del Dipartimento antifrode del Ministero delle politiche agricole. Negli ultimi mesi i militari dei vari settori per la Tutela della Salute su tutto il territorio nazionale avevano intensificato i controlli dedicati alla sicurezza della filiera dei prodotti da agricoltura biologica. Gli alimenti comunemente definiti «biologici» provengono da coltivazioni o allevamenti che utilizzano tecniche agronomiche e zootecniche a basso impatto ambientale, attraverso protocolli produttivi nei quali è vietato o limitato l’impiego di diserbanti, insetticidi o concimi contenenti sostanze di sintesi chimica. Per essere commercializzato come «biologico» un alimento deve essere stato prodotto da aziende certificate da Organismi autorizzati dal ministero dell’Agricoltura che appongono su tali prodotti il loro logo, identificandoli quali biologici.

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