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Secondo la Cassazione Carola Rackete agì correttamente

Carola Rackete agì correttamente in base alle disposizioni sul “salvataggio in mare. È quanto affermato dalla Cassazione nelle motivazioni depositate che confermano la ragione per la quale sia stato negato l’arresto della comandante della Sea Wacht con l’accusa di aver forzato il blocco navale della motovedetta della Guardia di Finanza per impedirle l’accesso al porto.

Il documento della Cassazione afferma come la Rackete sia entrata nel porto di Lampedusa perché “l’obbligo di prestare soccorso non si esaurisce nell’atto di sottrarre i naufraghi al pericolo di perdersi in mare, ma comporta l’obbligo accessorio e conseguente di sbarcarli in un luogo sicuro” . Lo afferma

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Carola Rackete (Twitter)

Secondo gli ermellini legittimamente è stata esclusa la natura di nave da guerra della motovedetta perché al comando non c’era un ufficiale della Marina militare, come prescrivono le norme, ma un maresciallo delle Fiamme Gialle. Dunque la comandante avrebbe agito in maniera “giustificata” dal rischio di pericolo per le vite dei migranti a bordo della sua nave.

Se la sentenza della Cassazione fosse davvero così come leggiamo dalle anticipazioni di agenzia sarebbe davvero sorprendentemente grave. Vorrebbe dire che non solo il decreto sicurezza bis potrebbe essere aggirato ma vorrebbe anche dire che le leggi del Parlamento per tutelare la sicurezza nazionale potrebbero essere tranquillamente superate con una sentenza“. Lo dichiarano in una nota congiunta i capigruppo della Lega di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo.

Matteo Salvini su Twitter commenta sbalordito: “Libertà di speronamento…….???????“, mentre Giorgia Meloni, leader FdI, con più eloquenza si scaglia contro la decisione dei giudici: “Impensabile che chi viola nostri confini e sperona una motovedetta della GDF non paghi per ciò che ha fatto. Così viene sancito il diritto a violare le nostre leggi e i trafficanti di esseri umani potranno continuare a mettere a rischio la vita degli immigrati senza ripercussioni.”

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