• CRONACHE

“Sei fascista” aggredito e pestato da 5 squadristi rossi

PADOVA. Circondato da 5 persone e pestato selvaggiamente mentre gli veniva urlato “fascista“: è successo a un 34enne di Padova, nella notte tra il 14 e il 15 giugno. Un agguato antifascista in piena regola che si equivale all’aggressione avvenuta a Trastevere ai danni di alcuni frequentatori del Cinema America. Per loro, si è scomodato un codazzo di personalità e istituzioni tra cui l’Anpi, Zingaretti, l’attore Jeremy Irons, il premier Conte. Ma la violenza non ha colore. Come riferito da Padova Today, verso le due della notte tra venerdì e sabato il 34enne stava camminando in via del Portello, quando cinque individui lo hanno raggiunto e apostrofato con “fascista”. Secondo le testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine gli aggressori avrebbero poi assalito la loro vittima, prima spintonandola e poi colpendola con una scarica violentissima di calci e pugni.

Data la superiorità numerica l’uomo non ha potuto fare molto per difendersi e ha subito l’attacco rannicchiato per terra. Una volante, chiamata dai testimoni presenti al pestaggio, è arrivata poco dopo sul luogo dell’aggressione, ma a quel punto i cinque si erano già dileguati. Le forze dell’ordine hanno soccorso la vittima e hanno ascoltato il suo racconto. Anche i presenti al momento dell’attacco sono stati sentiti dagli agenti e hanno confermato di avere sentito i cinque dare del “fascista” all’aggredito – nonostante questi sostenga di non appartenere al alcun movimento di estrema destra. I cinque sarebbero già stati identificati. Uno di questi è risultato essere un militante dell’ex centro sociale Gramigna. Ora gli inquirenti stanno indagando per capire se il gesto fosse premeditato o meno. Purtroppo è da tempo che “cattivi maestri” dell’informazione, residuati di battaglie degli anni ’70, rancorosi ex qualcosa di tutto e di più, stiano instillando nei giovani una mentalità ed un odio in Italia già visti in decenni passati e di cui nessuno , salvo qualche psicopatico ha nostalgia. Diritto-dovere ad aggredire l’avversario, che torna ad essere il “nemico” slogan e pagine di giornale per giustificare e legittimare violenze ed aggressioni…Tutta immondizia già vista che ha lasciato dietro di se solo una lunga, indimenticabile scia di sangue.

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