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Sparatoria in ospedale per un ricovero: due feriti

SALERNO. Momenti di tensione al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni, nel Salernitano. Una lite degenerata con due feriti da arma da fuoco, scatenata dopo il diniego del medico di guardia per un ricovero di un ottantenne. I protagonisti sono due infermieri, padre e figlio, che nel pomeriggio hanno accompagnato l’anziano parente al pronto soccorso dell’ospedale.  I due avrebbero cercato di evitare la fila, ma il medico di turno si sarebbe rifiutato: a quel punto è nato un diverbio che, con il passare dei minuti, ha assunto toni sempre più accesi fino a degenerare con l’arrivo del padre del medico, presumibilmente avvisato dall’interessato. Un arrivo dal quale è scaturito un nuovo alterco che è culminato con l’estrazione, da parte del genitore del dottore di turno, di una pistola. L’uomo ha puntato l’arma direttamente verso le gambe di uno dei due parenti dell’ottantenne, esplodendo un colpo che ha ferito l’uomo.

In difesa del padre gambizzato è intervenuto il nipote dell’anziano, che si è scagliato contro il responsabile del gesto: ne è scaturita una nuova colluttazione nel corso della quale è stato esploso un secondo colpo che, stavolta, ha colpito a un fianco il padre del medico. Entrambe i feriti sono stati sottoposti a intervento chirurgico.

Sull’episodio la direzione dell’Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, alla quale fa capo l’ospedale Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, ha inviato una nota precisando di aver già disposto un’indagine interna: “In riferimento all’episodio occorso nel pomeriggio di oggi presso il Presidio Ospedaliero Santa Maria dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, l’Aou San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno attende l’esito delle indagini in corso da parte dell’Autorità Giudiziaria, precisando che la Direzione Commissariale ha prontamente attivato il servizio ispettivo aziendale”.

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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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