Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del 39esimo anniversario della strage di Bologna lancia un importante appello nel quale chiede fortemente di “eliminare le zone d’ombra” intorno alla vicenda e predica “un rispettoso raccoglimento dinanzi alle vite crudelmente spezzate“.
“La disumana ferocia della strage alla stazione di Bologna è parte incancellabile della memoria del popolo italiano e della storia della Repubblica“. Comincia con queste parole il discorso del presidente Mattarella, che successivamente prosegue affermando: “Le istituzioni grazie all’opera meritoria dei suoi uomini, sono riuscite a definire una verità giudiziaria, giungendo alla condanna degli esecutori e portando alla luce la matrice neofascista dei terroristi. L’impegno profuso non è riuscito, tuttavia, a eliminare le zone d’ombra che persistono sugli ideatori dell’attentato. È una verità che dovrà essere interamente conquistata, per rendere completa l’affermazione della giustizia.”
Affermazioni alle quali si sono aggiunte quelle del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che oggi nella commemorazione della strage del 2 agosto 1908 in Consiglio comunale a Bologna ha affermato: “Il tempo tempo del silenzio è finito, ci stiamo muovendo finalmente tutti nella stessa direzione”.
Il vicepremier e segretario di M5S, Luigi Di Maio, si è unito all’appello del presidente della Repubblica dichiarando su Twitter: “Speriamo di arrivare ai mandanti”. La Politica ha il dovere di dare risposte ai familiari delle vittime della strage di Bologna. 85 vite spezzate che chiedono giustizia. Basta silenzi e misteri, mettiamo in campo tutti gli strumenti per la verità.“
Carlo Saccomando