Nonostante la pioggia stia imperversando su tutto il Piemonte, questa mattina alle ore 7:45 circa un incendio è scoppiato nel centro Torino, ed ha interessato uno dei più importanti complessi architettonici del capoluogo: la Cavallerizza Reale, dichiarato patrimonio dell’Unesco.
Non è la prima volta che lo storico edificio viene avvolto dalle fiamme, precedentemente era già successo nel 2014 e nel 2016 aveva subito la stessa sorte. Sul luogo sono intervenute immediatamente sei squadre dei vigili del fuoco impegnate per evitare la propagazione ai tetti delle strutture attigue. Inoltre sono accorse sul posto diverse ambulanze, ma al momento non risultano feriti o intossicati.
Ancora da identificare le cause del rogo. Attualmente la Cavallerizza è occupato da alcuni collettivi. Molti sui social ipotizzano una responsabilità di quest’ultimi e sono indignati dal fatto che un patrimonio dell’Unesco possa essere occupato abusivamente.
Pronta la risposta del collettivo “Cavallerizza irreale“, che attraverso la propria pagina Facebook ha affermato: “Oggi, alle prime luce dell’alba, un’ incendio è scoppiato nelle Pagliere, sezione del complesso della Cavallerizza Reale non vincolata al patrimonio Unesco.A differenza di quanto affermato su alcune testate giornalistiche, l’incendio è circoscritto unicamente a questa zona, e pare essere già stato domato dai vigili del fuoco prontamente accorsi in loco. In ogni caso, noi presidiamo gli spazi nonostante il pericolo.“
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, al termine di un sopralluogo alla Cavallerizza Reale, ha dichiarato: “L’incendio poteva generare molti più danni. Dobbiamo ringraziare l’impegno dei vigili del fuoco se Auditorium Rai e Archivio non stati intaccati dalle fiamme. È stato ridotto l’impatto e l’incendio è stato domato. Fa male vedere un edificio storico tra le fiamme. Ora è presto per fare altre valutazioni. Ci saranno accertamenti sulle cause. È evidente che la Cavallerizza così non può stare. Per rilanciarla, ci eravamo dati l’obiettivo di chiudere il 31 ottobre lo studio per dare una vocazione a tutte le aree del complesso e manterremo i tempi. Dal punto di visto politico, si procede su questo percorso. Il tema oggi non è l’occupazione. Ho chiesto all’assessore Iaria di lavorare su questo dossier, che è prioritario, anche per evitare episodi come quello di stamattina”.
Carlo Saccomando