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Torino, vigilanza armata nei pronto soccorso contro delinquenti e violenti

 TORINO. Nell’ASL Città di Torino, il Servizio Prevenzione e Protezione ha ricevuto, nel corso del 2019, dai dipendenti, 87 segnalazioni di aggressione (verbale, fisica o comportamento minaccioso), contro le 67 dell’anno precedente (con un incremento del 30%). Da qui la decisione. Vigilanza armata, dal primo febbraio, nei pronto soccorso dell’Asl Città di Torino. Lo ha deciso il Commissario dell’Asl, Carlo Picco, in seguito “all’incremento preoccupante delle aggressioni nei confronti degli operatori sanitari e degli utenti”.

I casi sono stati 87 nel 2019, il 30% in più dell’anno prima, già tre soltanto quest’anno. “Oltre alla vigilanza – annuncia Picco – stiamo potenziando i servizi di video-sorveglianza”.   Il servizio di vigilanza armata riguarda, in particolare, i pronto soccorso degli ospedali Maria Vittoria, Martini, Oftalmico e San Giovanni Bosco, quelli segnalati come più “caldi”. Sarà attivo h24, sette giorni su sette.  “Dal primo febbraio tutto il personale sanitario impegnato nei pronto soccorso lavorerà in condizioni protette e potrà gestire le emergenze in sicurezza, esprimendo il massimo della professionalità, con riflessi positivi anche sull’assistenza e sulla cura”, spiega il dottor Picco.

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