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Ubriaco alla guida del Suv travolge e uccide uno scooterista

GENOVA. Uno scooterista di 49 anni, genovese, è stato falciato e ucciso da un ubriaco che era alla guida di un Suv che ha ‘bucato’ uno stop. E’ successo ieri sera poco prima delle 22 a Genova. Il guidatore del suv è stato arrestato dalla Polizia locale che l’ha accusato di omicidio stradale aggravato. Secondo una prima ricostruzione dell’Antinfortunistica, il Suv viaggiava a velocità elevata tanto che dopo il violento urto con lo scooter si è schiantato molti metri più in là contro una saracinesca. Il guidatore del suv, Arlindo Dulanto, 54 anni, è stato sottoposto all’alcoltest: aveva 2,58 grammi di alcol per litro di sangue. Inutili i tentativi di rianimare la vittima: Mario Angelucci, 49 anni, è morto sul colpo.

Nel Suv la polizia locale ha trovato molte bottiglie di alcolici vuote e alcune ancora integre. Con Dulanto viaggiava una donna, anche lei completamente ubriaca. A pochi metri, sul marciapiede, c’era una mamma col passeggino. Sono le 21 del 31 agosto e Arlindo Alcibiades Rodriguez Dulanto, 54 anni, peruviano in regola col permesso di soggiorno, residente in via Nizza (dove pare faccia il badante), completamente ubriaco travolge e uccide un uomo. Ma poteva ammazzare qualsiasi passante, anche la donna col suo bambino. Perché il suv Kia Sorrento di Rodriguez andava come un missile, sbandando tra le carreggiate in via Cocito. Lo hanno visto e dichiarato i testimoni, lo conferma un video acquisito dalla polizia locale che mostra perfettamente quello che è accaduto negli istanti che hanno preceduto la tragedia. Poi la Kia di Rodriguez esce dal campo delle telecamere, travolge lo scooter Kimko Agility del corriere Mario Angelucci fermo in posteggio all’incrocio con via Nizza, prosegue la sua corsa attraversando l’incrocio (a anche lì è stato un miracolo che non passasse alcuna auto in quel momento), sfonda la saracinesca del negozio della fotografa Chiara Rosatelli. La polizia locale troverà il suv letteralmente dentro lo studio, tanto che a prima vista sembrava quasi sistemato in un box. E invece era l’attività economica, completamente devastata.

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