• CRONACHE

Urla e contestazioni di lavoratori e abbonati al teatro Regio

TORINO. Che non sia un bel momento per il sindaco Chiara Appendino non è certo un mistero e neppure una scoperta. Dai guai seguiti a piazza San Carlo, all’ex portavoce, alle grane del piano Ztl, alle periferie in rivolta che si sentono abbandonate dall’amministrazione comunale proprio le zone dove l’Appendino ha fatto il pieno di voti, un trasporto pubblico a pezzi e le proposte bizzarre in proposito… Adesso seguono le urla e fischi alla presentazione della stagione del Teatro Regio di Torino. Lavoratori e abbonati hanno contestato la sindaca, Chiara Appendino, quando ha detto che avrebbero risposto in separata sede alle domande sul futuro del sovrintendente William Graziosi, in prorogatio fino al 5 luglio e contestato da una buona parte dei dipendenti dell’ente. “Non è questa la sede per parlare di questo tema che sarà oggetto del prossimo Consiglio di Indirizzo, il 19 giugno”, ha detto Appendino, facendo scattare la contestazione.  

“Stiamo cercando di dare delle fondamenta economiche sicure al Regio grazie anche ad un piano di sviluppo che prevede investimenti in 5 anni per 14 milioni di cui 12 già coperti”, ha poi aggiunto. Prima di lei erano intervenuti il sovrintendente Graziosi e il direttore dell’area artistica, Alessandro Galoppini da mesi in rotta. Il primo è stato accolto dal silenzio, il secondo da lunghi applausi. “Terremo conto di tutto – ha dichiarato la sindaca – anche di quanto accaduto oggi”. Una frase e un atteggiamento che potrebbero parere arroganti, un atteggiamento che nessuno è più disposto a tollerare.

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