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Vaticano “La nostra è vicinanza e non ammissione”

CITTA’ DEL VATICANO. Il giorno dopo l’apertura delle due tombe nel Campo Santo Teutonico, il Vaticano interviene per alcune precisazioni. La decisione di aprire le tombe è un segno “di vicinanza umana e cristiana agli Orlandi.  Non certo, come è stato detto, un’ammissione da parte vaticana di un possibile coinvolgimento nell’occultamento di un cadavere”, dice Andrea Tornielli, direttore editoriale di Vatican News. Fa notare che l’unico dato è che “è stata smentita la presenza di Emanuela” in quel luogo.

Nessun giallo invece sulle principesse: potrebbero essere state traslate in qualche ossario comune e il Vaticano verificherà. Infine ribadisce che intervenendo nonostante “una segnalazione anonima” la Santa Sede ha confermato “la grande attenzione” per il caso di Emanuela Orlandi. Era stato Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ieri a parlare di “ammissioni” da parte del Vaticano, di segnalazioni “non anonime” e della necessità di chiarire la questione dell’assenza nelle tombe anche delle principesse. Il caso Emanuela Orlandi ha così registrato oggi un nuovo colpo di scena. La magistratura vaticana aveva autorizzato l’apertura di due tombe nel Cimitero Teutonico per verificare, dopo alcune segnalazioni, se nel luogo di sepoltura di due principesse potessero esserci anche i resti della ragazza scomparsa 36 anni fa. Sono passate da poco le 11 quando Pietro Orlandi  esce dalla Porta adiacente al Sant’Uffizio con una espressione incredula: «Le tombe sono vuote, è incredibile», dice ai giornalisti riferendo di avere provato «sollievo» ma allo stesso tempo di trovarsi, ancora una volta, a ricominciare daccapo. 

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