• IL SANTO DEL GIORNO

15 agosto: Assunzione della Beata Vergine Maria

La solennità dell’Assunzione della Vergine celebra la fine della vita terrena di Maria che, come recita il dogma proclamato da Pio XII, l’ultimo in ordine cronologico stabilito dalla Chiesa, viene accolta in cielo con il corpo e l’anima, anticipando la resurrezione della carne che avverrà alla fine dei tempi. Si tratta del più recente dogma introdotto nella dottrina cattolica, che come gli altri non impone la fede, ma la presuppone, codifica, cioè, una devozione già lungamente radicata.

Si parla dell’Assunzione della Vergine probabilmente in ricordo della dedicazione di un’antica chiesa mariana a Gerusalemme e completa la devozione intorno alla Madonna, da Immacolata concezione a Madre ma Vergine, fino a che Ella torna nei cieli, nel posto accanto a Cristo cui era fin dall’inizio predestinata. La solennità dell’Assunzione della Vergine celebra la fine della vita terrena di Maria che viene accolta in cielo con il corpo e l’anima, anticipando la resurrezione della carne che avverrà alla fine dei tempi.

La solennità ha origini orientali incerte. Nella tradizione bizantina è l’ultima festa dell’anno liturgico, che ha inizio con la Natività della Vergine, a sottolineare ancora una volta la centralità del ruolo di Maria nella storia della salvezza: è collocata nel mese di agosto, poco prima del tempo delle vendemmie e nel momento in cui gli alberi sono più carichi di frutti, e come tutte le grandi feste è preceduta da un digiuno di 15 giorni, annunciata da una vigilia e conclusa nell’ottava. Secondo le ipotesi più accreditate, già nel VI secolo a Gerusalemme si celebrava una festa mariana nel Getsemani, dove si credeva che Maria abitasse, durante la quale si chiedeva l’intercessione della Vergine per la guarigione da mali fisici e spirituali. La diffusione del culto si deve all’imperatore Maurizio, ma è solo sotto Andronico II che l’intero mese di agosto viene consacrato a Maria. In Occidente, invece, la festa ottiene nuovo impulso sotto il Pontificato di Sergio I che la celebra con una processione solenne fino a Santa Maria Maggiore.

Nelle immagini classiche che accompagnano la solennità dell’Assunta o Dormizione, vediamo Maria al centro, addormentata su un letto funebre che è anche un altare cristiano. Attorno a lei sempre gli apostoli, tra cui spiccano Pietro e Paolo, uno da un lato e uno dall’altro, quasi ad essere la prua e la poppa di una nave il cui scafo è rappresentato dalla linea orizzontale tracciata dal corpo di Maria, che incontra quella verticale del corpo di Gesù che sta in cielo sopra di lei ad attenderla. Le due linee possono incontrarsi perché il Signore, nella sua immensa bontà, incontra, redime e salva l’uomo. L’incontro tra queste due linee, dunque, è vita, è sintesi tra Creatore e creatura. La nave rappresenta il viaggio di Maria da questo mondo al cielo e l’ingresso, che è per Lei diretto, nella gloria di Dio, ma simboleggia anche il viaggio della Chiesa verso la salvezza e la santificazione.

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Alessio Yandusheff-Rumiantseff

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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