• IL SANTO DEL GIORNO

26 novembre: San Leonardo da Porto Maurizio, sacerdote

Leonardo da Porto Maurizio, al secolo Paolo Girolamo Casanova nasce a Porto Maurizio (Imperia) il 20 dicembre 1676. E’ figlio di Domenico Casanova e di Anna Maria Benza che muore quando egli ha solo due anni. Il padre, che di mestiere fa l’armatore, dà al futuro Santo quelle basi religiose alle quali in seguito ispirerà la sua vita. Nel 1688, dodicenne, Leonardo lascia la Liguria e, forse sul bastimento del padre, si reca a Roma presso lo zio Agostino Casanova per frequentare gli studi superiori di lettere e filosofia presso i gesuiti del Collegio romano. A 19 anni sente la vocazione e nel 1697 inizia il noviziato presso il convento dei “riformelli” francescani di Ponticelli Sabino. Studia teologia nel convento di San Bonaventura al Palatino, centro principale della riformella, e il 17 agosto 1702, a 26 anni, viene ordinato sacerdote.

Nel 1709 viene inviato dai superiori francescani della provincia romana a Firenze, nel convento di Monte alle Croci, di cui diventa superiore che è il punto di partenza per le sue numerose peregrinazioni. Nel lungo itinerario del suo apostolato, attraversa tutte le regioni dell’Italia settentrionale e centrale, acquistando fama e notorietà, tanto da essere richiesto al Papa dai reggenti della Repubblica di Genova nel 1743.

La sua predicazione ha qualcosa di drammatico e di tragico, spesso al lume delle torce e con volontari tormenti, ai quali fra Leonardo si sottoponeva, ora ponendo la mano sulle fiaccole accese, ora flagellandosi a sangue. Folle immense accorrono ad ascoltarlo e rimangono impressionate dalla sua bruciante parola, che richiama alla penitenza e alla pietà cristiana. Sovente l’uditorio intero, durante le sue prediche, scoppiava in singhiozzi. Predica in tutta l’Italia, ma la regione più battuta fu la Toscana, a causa del freddo Giansenismo, ch’egli vuole combattere prima di tutto con l’ardore del suo cuore, poi con i suoi temi più efficaci, e cioè quello del Nome di Gesù, della Madonna e della Via Crucis.

In una sua missione in Corsica, i briganti dell’isola tormentata scaricano in aria i loro archibugi, gridando: “Viva frate Leonardo, viva la pace!”. Tornato in Liguria, è messa in mare una galera, intitolata, in suo onore, San Leonardo. Consumato dalle fatiche missionarie, viee infine richiamato a Roma, dove, con le sue appassionate prediche, alle quali assiste anche il Papa, prepara il clima spirituale per il Giubileo del 1750. In quella occasione, pianta la Via Crucis nel Colosseo, dichiarando quel luogo sacro per i Martiri. Questo impedisce l’ulteriore rovina del monumento, considerato fino allora come una cava di buona pietra. E’ quella l’ultima sua fatica. Muore l’anno dopo, il 26 novembre 1751: San Bonaventura al Palatino occorrono i soldati, per tenere indietro la folla che vuole vedere il Santo e portar via le sue reliquie.

San Leonardo da Poro San Maurizio viene beatificato il 19 marzo 1796, canonizzato il 29 giugno 1867 e dichiarato patrono dei missionari nei paesi cattolici il 17 marzo 1923; patrono della città di Imperia a partire dalla metà degli anni novanta. La festa liturgica ricorre il 26 novembre. Una statua di San Leonardo è stata eretta nel luogo in cui, dalle mura del Parasio a Porto Maurizio, predicò alla folla di fedeli.

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Alessio Yandusheff-Rumiantseff

Sacerdote cattolico, nato a San Pietroburgo nel 1973, attualmente vive a Roma dove svolge il suo servizio pastorale ed accademico. Dottore in Teologia e professore. Ha compiuto gli studi in genetica a San Pietroburgo, in filosofia in Liechtenstein e in teologia alla Pontificia Università Lateranense e alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. È cappellano della Facoltà di Economia dell'Università La Sapienza. Collabora con le riviste teologico-filosofico-storiche "Traditio viva" e "Folia petropolitana" in qualità di redattore e traduttore.

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